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VENEZIA Gli irriducibili dello spritz pomeridiano o dell'apericena non rinunciano neanche davanti ai divieti. Anzi, talvolta trovano sponda in chi, in barba alle misure di sicurezza, va avanti imperterrito per la sua strada e si fa beffe del pericolo di contagio da Covid. In zona arancione i bar non possono aprire e possono fare asporto fino alle 18. In via Millosevich, laterale tra via Forte Marghera e viale San Marco, c'è un bar a gestione cinese che anche ieri sera si è contraddistinto per tre fatti: apertura con servizio al banco; assembramenti interni ed esterni di almeno una dozzina-quindicina di persone delle quali si è fatto prima a contare chi indossava la mascherina, di chi proprio non l'aveva neanche a portata; l'attività protratta ben oltre il limite orario mentre, bicchieri in mano, gli avventori schiamazzavano bellamente entrando e uscendo dal locale. Insomma, il problema della movida comunque sia, anche se la gente si ammala e finisce in ospedale, in quarantena o all'altro mondo, persiste.
I CONTROLLI
Ora la questura pensa a pattuglie dedicate. Al momento l'indicazione della prefettura è che sia il 112, cioè i carabinieri, il numero da contattare per segnalare affollamenti fuori dai pubblici esercizi. Il problema è che in più punti della città a restare lettera morta è anche il divieto di consumazione in prossimità del bar.
SEGNALAZIONI
Segnalazioni di assembramenti arrivano anche da piazza Carpenedo, dove si aggiunge il cronico problema dei divieti di sosta, con le auto lasciate dovunque: dal marciapiede che funge anche da fermata degli autobus, a chi la macchina la lascia in contromano o in doppia fila o sui posti riservati ai portatori di handicap. E, niente, anche qui il più delle volte si affollano fuori dal bar e dell'osteria uomini e donne (questi non propriamente adolescenti) che mesciano il loro calice all'aria aperta, sciogliendo ogni giorno il santo rito. L'ultima riprova, l'altro ieri, domenica scorsa, con avventori che asportano il loro ordine alcolico dal bancone sul marciapiede. Poi, quand'è ora di chiudere baracca, c'è chi, non ancora soddisfatto, continua un po' più defilato con l'aperitivo sotto il campanile, sulle panchine di fianco al monumento ai Caduti.
Il Gazzettino