MESTRE - Azione e reazione. Da una parte le occupazioni, l’elemosina aggressiva, le più banali regole del vivere civile completamente ignorate. Si chiude un occhio,...
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CONVIVENZA DIFFICILE
«La situazione però è davvero pesante - racconta il giovane - qui in zona è un continuo doversi mettere alla prova con queste persone che fanno quello che vogliono e diventano aggressivi quando si prova a far notar loro che fare la pipì in strada non è il più civile tra i comportamenti. Ma soprattutto passeggiare in queste zona sta diventando un terno al lotto: queste persone sono completamente ubriache, e quando litigano tra loro volano bottiglie». La questione non riguarda solo Corso del Popolo: in via Carducci i residenti lamentano la presenza continua di sbandati in zona. Le forze dell’ordine li allontanano, ma loro, puntualmente, ritornano. Faticano a convivere con i cittadini, ma faticano a farlo anche tra di loro: basti pensare le risse e le aggressioni di qualche mese fa fuori dalla mensa di via Querini (questione che sembra essere stata risolta con una pattuglia fissa della polizia locale nell’orario di cena). Oppure all’episodio di pochi giorni fa in via Antonio Da Mestre, quando una lite per gelosia tra due trentenni (entrambi senza fissa dimora) è finita con un giovane all’ospedale con ferite da coltello all’addome e al collo, poi dimesso con una decina di giorni di prognosi.
DASPO
Da un paio di mesi il Comune ha uno strumento in più: il Daspo urbano. Lo rispetteranno? È una domanda a cui si potrà rispondere solo nei prossimi mesi. Intanto, le operazioni di contrasto continuano: sabato sera, intorno alle 23, la polizia locale si è presentata con più pattuglie e i cani antidroga per una retata al parco di villa Querini. Tra le panchine, c’erano cinque ubriachi, frequentatori abituali del parchetto cittadino: due cechi, un lettone e due romeni. A tutti e cinque sono stati multati (350 euro), fotosegnalati e daspati.
Davide Tamiello
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Il Gazzettino