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A guardarla nel suo complesso, la prova è stata superata. I mercati cittadini (Rialto, Marghera e Mestre) erano gli osservati speciali di questo primo giorno di nuova stretta, ma ogni cosa è andata per il verso giusto. Qualche piccola tensione era da mettere in preventivo, così come si deve fare con le decine e decine di chiamate arrivate tra la serata di venerdì e ieri alla centrale della polizia locale per denunciare assembramenti, bar e locali aperti e ragazzi con il bicchiere in mano su quella che la legge chiama “pubblica via”. Segnalazioni poi in grandissima parte (come nel pomeriggio di ieri agli Ormesini) smentite dai controlli stessi. Le uniche multe per il mancato rispetto delle norme anti-Covid sono state date dal comandante della polizia locale, Marco Agostini, a cinque ragazzi che venerdì sera bevevano su una vera da pozzo in campo San Tomà: nessuno dei cinque indossava la mascherina e nemmeno aveva deciso di posizionarsela sul volto dopo i richiami degli agenti. Sul fronte mercati la giornata di sabato è trascorsa tranquilla, tanto a Rialto quanto a Mestre e Marghera: importante la presenza degli agenti della locale aiutati dai volontari della Protezione civile nel far rispettare le distanze: qualche battibecco c’è stato per dei casi di assembramento, ma la situazione è subito tornata alla normalità. L’attenzione ora è già alta per martedì, quando il Lido avrà il proprio mercato: 4 i varchi per gli accessi e 4 per le uscite. Mercato di Rialto contingentato secondo le disposizioni regionali. Con qualche problema, perché le transenne sono state messe solo dopo le 11.15 perché non si trovava la chiave del lucchetto che le incatenava. Nel frattempo ci si è arrangiati con le transenne disponibili e il nastro bianco e rosso. Poi l’entrata è stata posta verso campo delle Beccarie, mentre l’uscita era accanto alla fermata Actv di Rialto Mercato, sorvegliata da pattuglie di agenti della polizia municipale. Una situazione non traumatica, che ha permesso di regolare i flussi, mantenendo inalterato il commercio al minuto. Diversa la situazione di fronte alle transenne d’uscita, rimosse alle 13.10, a neanche trenta metri in campo Cesare Battisiti, già campo Bella Vienna. Qui, ieri mattina, dalle 12 a oltre le 13, si è formato un nutrito assembramento di giovani intenti a bere lo spritz come aperitivo. Alcuni avevano la mascherina abbassata, altri senza alcuna protezione alle vie respiratorie. Nei loro confronti, però, nessun intervento dalle pattuglie in zona. «Ritengo doveroso e giusto il posizionamento delle transenne - ha commentato Gino Mascari, dell’omonima drogheria - molti comunque non hanno rispettato le regole, eludendo il controllo della polizia municipale ed insinuandosi tra le tante callette. Non ho sentito lamentele da parte dei commercianti, ma è come se il telecomando della televisione fosse tra due persone: sicuramente uno vuol vedere una trasmissione e l’altro un film. Difficile andare d’accordo, figuriamoci mettere in sintonia 60 milioni di italiani. Sono invece perplesso di fronte al comportamento delle forze dell’ordine: ispezionano in forze i flussi al mercato di mattina, ma poi nel pomeriggio e alla sera Venezia resta senza controllo, preda della microcriminalità e dei tanti comportamenti condannabili che accadono ogni giorno». «Capisco perfettamente queste prevenzioni – ha osservato Valter Zanetti, con banco di frutta e verdura accanto alle transenne d’uscita – ma sono inutili tutti gli altri giorni, tranne il sabato quando c’è un po’ di movimento.
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Il Gazzettino