Mercati sotto controllo ma in troppi senza mascherina per lo spritz

Domenica 15 Novembre 2020 di Tullio Cardona
I controlli al mercato di Marghera
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A guardarla nel suo complesso, la prova è stata superata.

I mercati cittadini (Rialto, Marghera e Mestre) erano gli osservati speciali di questo primo giorno di nuova stretta, ma ogni cosa è andata per il verso giusto. Qualche piccola tensione era da mettere in preventivo, così come si deve fare con le decine e decine di chiamate arrivate tra la serata di venerdì e ieri alla centrale della polizia locale per denunciare assembramenti, bar e locali aperti e ragazzi con il bicchiere in mano su quella che la legge chiama “pubblica via”. Segnalazioni poi in grandissima parte (come nel pomeriggio di ieri agli Ormesini) smentite dai controlli stessi. Le uniche multe per il mancato rispetto delle norme anti-Covid sono state date dal comandante della polizia locale, Marco Agostini, a cinque ragazzi che venerdì sera bevevano su una vera da pozzo in campo San Tomà: nessuno dei cinque indossava la mascherina e nemmeno aveva deciso di posizionarsela sul volto dopo i richiami degli agenti. Sul fronte mercati la giornata di sabato è trascorsa tranquilla, tanto a Rialto quanto a Mestre e Marghera: importante la presenza degli agenti della locale aiutati dai volontari della Protezione civile nel far rispettare le distanze: qualche battibecco c’è stato per dei casi di assembramento, ma la situazione è subito tornata alla normalità. L’attenzione ora è già alta per martedì, quando il Lido avrà il proprio mercato: 4 i varchi per gli accessi e 4 per le uscite. Mercato di Rialto contingentato secondo le disposizioni regionali. Con qualche problema, perché le transenne sono state messe solo dopo le 11.15 perché non si trovava la chiave del lucchetto che le incatenava. Nel frattempo ci si è arrangiati con le transenne disponibili e il nastro bianco e rosso. Poi l’entrata è stata posta verso campo delle Beccarie, mentre l’uscita era accanto alla fermata Actv di Rialto Mercato, sorvegliata da pattuglie di agenti della polizia municipale. Una situazione non traumatica, che ha permesso di regolare i flussi, mantenendo inalterato il commercio al minuto. Diversa la situazione di fronte alle transenne d’uscita, rimosse alle 13.10, a neanche trenta metri in campo Cesare Battisiti, già campo Bella Vienna. Qui, ieri mattina, dalle 12 a oltre le 13, si è formato un nutrito assembramento di giovani intenti a bere lo spritz come aperitivo. Alcuni avevano la mascherina abbassata, altri senza alcuna protezione alle vie respiratorie. Nei loro confronti, però, nessun intervento dalle pattuglie in zona. «Ritengo doveroso e giusto il posizionamento delle transenne - ha commentato Gino Mascari, dell’omonima drogheria - molti comunque non hanno rispettato le regole, eludendo il controllo della polizia municipale ed insinuandosi tra le tante callette. Non ho sentito lamentele da parte dei commercianti, ma è come se il telecomando della televisione fosse tra due persone: sicuramente uno vuol vedere una trasmissione e l’altro un film. Difficile andare d’accordo, figuriamoci mettere in sintonia 60 milioni di italiani. Sono invece perplesso di fronte al comportamento delle forze dell’ordine: ispezionano in forze i flussi al mercato di mattina, ma poi nel pomeriggio e alla sera Venezia resta senza controllo, preda della microcriminalità e dei tanti comportamenti condannabili che accadono ogni giorno». «Capisco perfettamente queste prevenzioni – ha osservato Valter Zanetti, con banco di frutta e verdura accanto alle transenne d’uscita – ma sono inutili tutti gli altri giorni, tranne il sabato quando c’è un po’ di movimento. Durante la settimana non passa più nessuno ed il mercato di Rialto è agonizzante. Superfluo transennare o regolare flussi che non ci sono».«Trovo il contingentamento giusto e rispettoso verso i clienti e gli stessi esercenti – è stata l’opinione di Gianni, titolare del negozio di pesce davanti alla Pescheria – I clienti si sono rispettati mettendosi da soli in fila e rispettando le distanze. Inoltre si sono controllati a vicenda, invitando ad alzare la mascherina chi la teneva abbassata sul mento. D’altronde eravamo già abituati dalla scorsa stagione al controllo dei flussi e questa di oggi non è stata una novità. I clienti del mercato hanno dimostrato di essere una buona e consapevole comunità».«Più che transenne ci vorrebbe un maggior buonsenso da parte di tutti», raccontano i fratelli Moro, con banco in Erbaria. Ed anche loro aggiungono: «Tranne il sabato, le transenne e le regolazioni sono ridicole, perché non si lavora. Di gente non ce n’è: non passa nessuno. Il mercato di Rialto non è più quello d’un tempo». Dal bar di Giovanni e Andrea in Pescheria: «Bisognava chiudere tutto – ne è sicuro Giovanni, detto “Banne” – con una serrata di un mese in tutta Europa dopo eravamo tutti tranquilli e si poteva riaprire il commercio, passando un rinnovato e sereno Natale. Le transenne e le regolazioni, le normative regionali ed i diversi Dpcm, sono solo palliativi che trascinano le cose nel tempo. Tanto, come a Rialto, il commercio va già a rilento e qui si concretizza solo nel sabato mattina. Ne vale la pena? Secondo me no. Chiedono piccoli sacrifici da sopportare, ma una bella chiusura sarebbe un sacrificio unico, dal quale ricominciare».

Ultimo aggiornamento: 12:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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