Cordenons, la spiaggetta del Meduna trasformata in una discoteca. Il caso passa alla Prefettura

La spiaggetta del Meduna trasformata in una discoteca dai giovani
CORDENONS - Il caso Meduna passa ufficialmente nelle mani della Prefettura: lo ha deciso ieri sera la Giunta, che ha affrontato l'argomento e ha stabilito di procedere con la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CORDENONS - Il caso Meduna passa ufficialmente nelle mani della Prefettura: lo ha deciso ieri sera la Giunta, che ha affrontato l'argomento e ha stabilito di procedere con la richiesta alla rappresentanza del Governo sul territorio di convocare una riunione del Comitato di pubblica sicurezza per affrontare la questione della zona del Meduna trasformata in una sorta di spiaggia dalla quale proviene musica ad altissimo volume. «Del resto - spiega l'assessore alla Sicurezza Lucia Buna -, si tratta di un problema di ordine pubblico, che va gestito dalle forze dell'ordine. È un problema - aggiunge l'assessore - che è diventato insostenibile, più di quanto non fosse negli anni scorsi, ed è stato percepito in maniera pesante dai cittadini soprattutto in questa settimana dopo il Ferragosto».


SITUAZIONE PIÙ GRAVE
I motivi per cui la situazione appare più grave del passato sono probabilmente diversi. Di certo hanno pesato i due anni di Covid, che hanno probabilmente ridotto le presenze. Nell'ultimo fine settimana, peraltro, a essere occupato è stata anche l'area più vicina a Zoppola, anche se le proteste per i rumori e la musica a palla arrivano solamente da Cordenons, e da un'area decisamente vasta di Cordenons: le segnalazioni arrivano infatti anche da zone molto distanti come il centro e Villa d'Arco. L'iniziativa di consultarsi con il sindaco Andrea Delle Vedove per coinvolgere la Prefettura era stata annunciata nel fine settimana dal commissario capo della Polizia locale di Pordenone e Cordenons Giovanni Rorato, e ieri il suo invito è stato raccolto dall'esecutivo, senza neanche attendere il rientro dalle vacanze del primo cittadino.
Del resto, già nella notte fra sabato e domenica la Questura era intervenuta con l'invio di alcune pattuglie, che però non avevano elevato sanzioni, anche perché nel frattempo i decibel sembravano essersi abbassati e la situazione calmata.


LE SEGNALAZIONI


Il fenomeno è proseguito ininterrottamente anche la scorsa notte, con relativo strascico di proteste: «Stamattina erano le tre passate - denunciava la scorsa notte una cittadina sui social -, adesso è quasi l'una e ancora musica latina a tutto volume: ma nessuno va a lavorare domani? Possibile che nessuno protesti?». Fra le proposte, anche quella di una raccolta di firme per far attivare l'amministrazione: «O ci organizziamo noi cittadini o non se ne fa niente. Possiamo fare una raccolta firme da portare agli amministratori oppure un sit in davanti al municipio, forme ce n'è diverse. Tutte le comunità vincono se sono unite, altrimenti niente». Ma la situazione era analoga nei giorni precedenti, con persone che segnalavano come la musica a palla proseguisse anche fino alle quattro: «Ma è mai possibile che nessuno riesca a mettere fine a questa specie di musica che proviene dal Meduna?». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino