Medico spietato con la famiglia del malato: punito dall'Usl

Medico spietato con la famiglia del malato: punito dall'Usl
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TREVISO - «L'aspettativa di vita del paziente non giustifica la spesa di una Peg». Cioè il sondino per la nutrizione. È quello che la famiglia di un anziano ricoverato si è sentita dire da un medico della Geriatria. Parole forti, che hanno ferito chi stava attorno a lui. Tanto che l'accaduto è stato segnalato a Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. Quest'ultimo ha immediatamente contattato il primario, Massimo Calabrò. E il dottore è stato richiamato all'ordine. Nessuna sanzione vera e propria, ma un primo richiamo verbale. «Il medico si è espresso in modo sbagliato spiega Benazzi il senso di quello che voleva dire è che ci sono delle linee guida gastrointestinali di livello internazionale, quindi non decise da noi, che dicono che in determinante circostanze non è il caso di procedere con una Peg. A volte basta una spiegazione fatta con tono sbagliato per rendere tutto più difficile, proprio per questo adesso abbiamo pensato di avviare un corso di comunicazione per il personale della Geriatria». 


Ma non è l'unico episodio. Sembra non esserci davvero pace per il reparto del Ca' Foncello. La notizia del sopralluogo da parte degli ispettori inviati direttamente dal governatore Luca Zaia ha aperto un vaso di Pandora. Alle prime segnalazioni di disservizi, ora se ne aggiungono altre. Uno stillicidio. «Da medico veterinario quale sono, mi tocca ammettere che c'è più umanità e rispetto nel seguire gli ultimi istanti di vita di un cane o di un gatto»...
 
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Il Gazzettino