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CASTELFRANCO - La radiazione dall'Ordine dei medici non ferma Roberto Gava, uno dei massimi punti di riferimento della galassia no-vax. A quindici giorni dalla conferma della sanzione più pesante da parte della commissione ministeriale - passaggio che l'ha resa esecutiva - adesso l'ex specialista della Cardiologia di Castelfranco rilancia. «Dalla settimana prossima mi impegnerò maggiormente a proporre nuovi contenuti, progetti, idee e riflessioni. Con l'unico obiettivo che mi accompagna da una vita: crescere e far crescere in conoscenza e consapevolezza - scrive nella propria pagina Facebook, seguita da oltre 70mila persone - grazie di cuore a tutti coloro che hanno fiducia in me. E grazie a chi mi aiuta a diffondere quello che dico e che scrivo». In attesa dell'esito del ricorso in Cassazione, già annunciato, ad oggi Gava non può più seguire i propri pazienti. Ma non si è perso d'animo. Le prime parole pubbliche dopo la conferma della radiazione sono state condivise oltre 2mila volte.
LA SOTTOSCRIZIONE La risposta sui social è stata subito dirompente.
BRACCIO DI FERRO Ma l'Usl ora non esclude la possibilità di avviare un'azione legale chiedendo un risarcimento perché, sempre a dire dell'azienda sanitaria, l'attività dello stesso Gava potrebbe aver inciso nel tempo sulla riduzione delle coperture vaccinali, in particolare nel distretto di Castelfranco e Montebelluna. Nei giorni scorsi, inoltre, Gava ha incassato anche la solidarietà di Forza Nuova attraverso uno striscione appeso sulla recinzione della cittadella sanitaria del Ca' Foncello: No al pensiero unico, solidarietà a Gava. «Ciò che è accaduto - spiegano dalla segreteria provinciale di Forza Nuova - rappresenta un grave precedente perché colpisce la legittima espressione di pensiero e scienza e, in piena era Covid, appare come una rediviva caccia alle streghe».
AVANTI TUTTA In tutto ciò, Gava va avanti. «Qualche giorno fa ho letto una frase che mi ha colpito particolarmente: Se tu sei libero, la tua sola esistenza dà fastidio a chi pensa di esserlo ma non lo è perché schiavo di paura o convenienza - è la conclusione del suo intervento - lo ripeto con forza: non abbiate mai paura, ma combattete con ferma mitezza per salvaguardare la vostra salute e la vostra libertà».
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