Ordine dei medici, al centro delle liti i colleghi sospesi perché non si sono vaccinati

Assemblea dei medici dell'Ordine di Udine
UDINE  - Il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tibaldi, in cerca di una sede idonea per consentire una folta partecipazione degli iscritti –...

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UDINE  - Il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tibaldi, in cerca di una sede idonea per consentire una folta partecipazione degli iscritti – 3.900 colleghi – alla prossima seduta dell’assemblea che avrà all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio; una frangia d’opposizione orientata a chiedere un’assemblea extra, dopo quella per il bilancio, per un confronto interno che ha altro obiettivo: il ruolo dell’Ordine nella sospensione dei medici che non hanno aderito all’obbligo vaccinale anti Covid. È lo scenario che si profila il giorno dopo la bagarre che si è consumato in via Diaz a Udine lunedì, quando è dovuta intervenire anche la Polizia per intemperanze fra i partecipanti all’assemblea dell’Ordine allorché il presidente, verificando un’adesione tale da non poter essere consentita dati i posti limitati della sede prescelta, non ha dato corso ai lavori, rimandando l’appuntamento.


CONTI IN SALUTE
Si è trattato della terza “chiamata” assembleare, se si conta la prima seduta in cui il bilancio – che chiude con un avanzo di amministrazione di 50mila euro su un volume complessivo di circa 500mila euro – è stato bocciato per pochi voti, la prima convocazione del secondo appuntamento – fissata alle 6 del mattino di domenica 29 maggio, con alcuni associati che si sono rivolti alla Procura trovando la porta della sede chiusa – e la seconda convocazione del 30 maggio. L’accaduto, se ha «addolorato» il presidente Tibaldi e il direttivo, ha quasi sbalordito buona parte dei cittadini, increduli che un’adunata di medici debba essere presidiata dalle forze dell’ordine. Possibile che la questione sia l’approvazione di un bilancio, per di più in terreno positivo?


SOLIDARIETÀ AI SOSPESI
«Forse non si è capito ancora che il nostro è un voto politico e non è diretto alla persona», argomenta il dottor Salvatore Galioto, esponente dello Snami, tra i promotori dell’associazione Deontologia medica e parte di coloro che hanno votato contro il bilancio. «Dovevamo far sentire la nostra voce e l’assemblea di approvazione è l’occasione», spiega, mettendo a fuoco la questione che ha a che fare con le sospensioni dei medici (92 in provincia di Udine) che non si sono adeguati alla vaccinazione anti Covid. Inizialmente tale atto doveva essere compiuto dalle Aziende sanitarie;  in seguito, su prescrizione ministeriale, il compito è stato trasferito agli Ordini. «L’Ordine ha fatto il pur o  esecutore di un mandato dall’alto – critica Galioto - quando l’articolo 4 del nostro Codice deontologico dice che il medico non deve deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura». Inoltre, vista dall’opposizione,  l’attuale vertice dell’Ordine udinese - che ha vinto con ampio scarto sulla lista degli oppositori - con «l’avanzo di bilancio, si sarebbe dovuto pensare a un forma di ristoro per i medici sospesi e, quindi, senza lavoro», conclude Galioto, auspicando un appuntamento assembleare «in cui poterci confrontare su questi temi».


«POLEMICA NAZIONALE»


La bocciatura del bilancio «è stato un evento che ha interessato diversi Ordini in Italia durante questo anno», illustra il presidente Tibaldi, considerandolo un atto strumentale. L’atteggiamento è così diffuso e poco attinente al bilancio che la Federazione degli Ordini «ha scritto al Ministro per mettere in evidenza gli attacchi che stiamo subendo e sollecitare una qualche forma di attenzione, anche convocando con urgenza la Consulta permanente delle professioni sanitarie», conclude il presidente dell’Ordine di Udine.

 

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Il Gazzettino