SAN DIEGO (CALIFORNIA ) - L'ingegner Giovanni Mazzacurati è morto a 87 anni a San Diego, in California, nella casa dove viveva da anni. Fu per decenni, dal 1983 al...
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Dagli accertamenti su fondi neri all'estero costituiti da alcuni imprenditori legati al Consorzio, finirono in carcere personaggi chiave come Piergiorgio Baita, ex ad della Mantovani, e Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan divenuta imprenditrice, poi Mazzacurati. I tre avevano patteggiato e sulle loro dichiarazioni si è poi basata gran parte della tempesta giudiziaria che nel 2014 ha sconvolto Venezia. Secondo quanto ricostruito, in soli cinque anni il Cvn avrebbe versato tangenti per oltre un centinaio di milioni di euro.
Pochi mesi fa, in aprile, la Procura ha chiesto il sequestro della villa di Cortina d'Ampezzo dell'ingegner Mazzacurati, che sarebbe stata acquistata con i proventi illeciti oggetto dell'inchiesta Mose.
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Mazzacurati fu per lunghi anni direttore generale del Consorzio, concessionario unico per le opere di salvaguardia della Laguna dalle acque alte, e poi presidente dal 2005 al 2013, un anno prima del 'blitz' dell'inchiesta per lo scandalo tangenti. Dagli accertamenti su fondi neri all'estero costituiti da alcuni imprenditori legati al Consorzio, finirono in carcere personaggi chiave come Piergiorgio Baita, ex ad della Mantovani, e Claudia Minutillo, ex segretaria di Giancarlo Galan divenuta imprenditrice, poi Mazzacurati. I tre avevano patteggiato e sulle loro dichiarazioni si è poi basata gran parte della tempesta giudiziaria che nel 2014 ha sconvolto Venezia. Secondo quanto ricostruito, in soli cinque anni il Cvn avrebbe versato tangenti per oltre un centinaio di milioni di euro. L'indagine ha travolto l'ex presidente del Veneto ed ex ministro Giancarlo Galan, l'allora assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso, e l'allora sindaco di venezia Giorgio Orsoni, quest'ultimo per finanziamento illecito. La dichiarazioni rese da Mazzacurati in incidente probatorio negli Stati Uniti vennero acquisite agli atti del processo, al quale l'ex presidente non prese mai parte perché in seguito giudicato inidoneo a deporre per gravi motivi di salute. Era padre del regista Carlo Mazzacurati, morto nel 2014.
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Il Gazzettino