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TAMBRE - Sarà un'inchiesta della Procura di Belluno a stabilire se Mauro Viale, 57enne di Mestre, è morto per una fatalità, venerdì scorso in Cansiglio, o se avrebbe potuto essere in qualche modo salvato. La Procura ha comunque dato il nulla osta, dal momento che il funerale è stato già fissato: sarà mercoledì alle 9 nella chiesa di viale San Marco a Mestre.
Il dramma
Mauro Viale lavorava in un ipermercato di Marcon, a pochi chilometri da casa, e venerdì scorso, insieme con alcuni amici, aveva deciso di passare alcune ore sul Cansiglio, ai confini fra le province di Belluno, Treviso e Pordenone. Il gruppo aveva passeggiato a lungo nei boschi, in una stagione nella quale i colori degli alberi, il cosiddetto foliage, sono particolarmente affascinanti. Poi gli amici erano tornati verso la piana del Cansiglio ed erano andati al bar Bianco, un agriturismo in comune di Tambre, che a quell'ora era particolarmente affollato. Si siedono, ordinano e poco dopo Viale comincia a non sentirsi bene: è stato un boccone di carne, andato di traverso, che improvvisamente gli provoca una tosse e poi gli impedisce di respirare.
La disperazione
È stata una dottoressa del Suem a estrarre il boccone dalla gola di Viale, ma ormai era troppo tardi. E così, quella che era stata una giornata spensierata per il gruppo di Mestre e per molte altre persone che avevano scelto il Cansiglio e il bar Bianco per rilassarsi, è diventata una giornata di dramma e disperazione. E la disperazione è arrivata velocemente anche a Mestre e a Marcon, fra i colleghi dell'ipermercato Rossetto (l'ex Carrefour) dove lavorava la vittima. Un uomo che tutti descrivono come una persona sorridente, che saperva farsi voler bene da tutti e che in pochi minuti è stato ucciso da quella che potrebbe essere stata una tragica fatalità.
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