Mattia viene al mondo con la cromoterapia: è il primo vagito del 2023. Poi Francesco nasce sulle note di Ligabue

Nicola Cecchet e Lucia Pasotti
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BELLUNO - L’ultimo vagito del 2022 e il primo del 2023 sono risuonati tra le mura dell’ospedale di Feltre. Alle 15.23 di ieri pomeriggio è infatti venuto alla luce Mattia Cecchet mentre, alle 18.56 del 31 dicembre è nato Noah Zennaro. Attimi emozionanti per queste famiglie e in generale per tutte le mille e 300 famiglie che nel corso dell’anno hanno vissuto la gioia di una nascita. Complessivamente infatti, i nati nel scorso del 2022 sono stati 1.312. Un dato che conferma il trend in negativo che colpisce la nostra provincia (ma in generale tutta la penisola italiana) in quanto nel 2021 i nati furono 1.350 mentre nel 2020 furono 1.357. Tornando al 2022, complessivamente ci sono stati 13 parti gemellari (contro i 17 dell’anno precedente di cui 15 solo a Feltre), di cui 7 a Belluno e 6 a Feltre. 


COLORI E MUSICA
È azzurro il primo fiocco del 2023. Alle 15.23 di ieri pomeriggio, all’ospedale di Feltre, accompagnato dalla cromoterapia, è venuto alla luce Mattia, il primo nato in Ulss 1 Dolomiti. I genitori Nicola Cecchet e Luisa Pasotti sono di Feltre e hanno scelto la cromoterapia per il momento più bello. La musicoterapia invece è stata scelta dai genitori del secondo nato di questo 2023, avvenuto sempre a Feltre. Alle 16.35 al Santa Maria del Prato è nato Francesco, secondo bimbo del 2023 dell’Ulss Dolomiti. Papà Luca Dal Magro e mamma Anna Poletti di Limana hanno scelto di partorire con la musicoterapia. E sulle note di “Certe Notti” di Ligabue, Francesco ha fatto il suo primo vagito. A Belluno invece, fino in tarda serata, tutto taceva. L’ultimo nato del 2022 è stato Noah, venuto alla luce il 31 dicembre alle 18.56 anche lui nel reparto di ostetricia dell’ospedale di Feltre, figlio di Ilenia Vampiro e papà Dylan Zennaro di Sedico. All’ostetricia di Belluno l’ultimo nato del 2022 è stato Pietro, nato alle 16.17 da mamma Ilenia Barattin e papà Giuliano Donadon dell’Alpago. 


QUI BELLUNO 
Tante le novità che sono state introdotte nel corso del 2022 all’interno del reparto del capoluogo. A Belluno, oltre che nell’implementazione del percorso di gestione ostetrica delle gravidanze a basso rischio, si è lavorato infatti nell’ambito della ricerca con lo studio sulla prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dei disturbi feto alcolici; nell’ambito dell’umanizzazione delle cure con l’introduzione del parto cesareo dolce; nell’ambito della donazione solidale con la donazione di placenta; nell’ambito del lutto perinatale, con iniziative atte ad abbracciare le famiglie che hanno subito questa grave perdita. «Il punto di forza – spiega il direttore del reparto Tandurella - è il lavoro coordinato tra Ostetricia-Ginecologia, Pediatria, Patologia Neonatale e Anestesia, equipe di professionisti che garantiscono un’offerta assistenziale di alto livello. Al punto nascita è consentita la presenza dei papà in sala parto per tutta la durata del travaglio, il periodo post-partum e in sala operatoria in selezionati casi di tagli cesarei programmati; per le mamme viene sempre garantita la presenza del bimbo in camera in regime di rooming-in per favorire l’allattamento al seno». 


QUI FELTRE 


Anno importante anche a Feltre. Sono state potenziate le tecniche non farmacologiche di controllo del dolore. Nelle sale parto infatti, le donne che lo richiedono possono fruire della musicoterapia e della cromoterapia durante il loro travaglio e parto. Inoltre, per potenziare le competenze assistenziali del personale, è stata svolta una formazione specifica sulle tecniche di bilanciamento del corpo e sulle posizioni più funzionali al parto. Tutto ciò al fine di mantenere il tasso dei tagli cesarei. Particolare attenzione è stata dedicata anche verso la vulvodinia, con l’istituzione di un ambulatorio specialistico. «Auguriamo di cuore alle neo-mamme, alle mamme che hanno vissuto una perdita e a tutte le future mamme di accogliere questo 2023 con la serenità necessaria ad affrontare le sfide multicolori della maternità», dice il direttore della Ostetricia e ginecologia di Feltre Laura Favretti. 
 

 

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Il Gazzettino