​Basso sposa la sua Deborah con la benedizione di Gentilini

Basso sposa la sua Deborah con la benedizione di Gentilini
TREVISO - Ad accogliergli, a palazzo Rinaldi, il cerimoniante: un Giancarlo Gentilini in grande spolvero. «Siete in ritardo», è sbottato con tono bonario quando...

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TREVISO - Ad accogliergli, a palazzo Rinaldi, il cerimoniante: un Giancarlo Gentilini in grande spolvero. «Siete in ritardo», è sbottato con tono bonario quando li ha visti arrivare. Davanti a lui c'erano Giuseppe Basso, ex assessore ai Lavori Pubblici, e la compagna Deborah. Dopo dieci anni di fidanzamento e 25 di convivenza, hanno deciso di sposarsi. E a nominarli marito e moglie con rito civile non poteva essere che lui, lo Sceriffo, legatissimo a Basso. Certo, sposarsi in un periodo di pandemia e in piena zona rossa, non è stato semplice. Vuol dire un matrimonio ridotto all'osso, ma ormai la decisione era presa.


LA CERIMONIA

Gentilini ha comunque fatto da mattatore. Ha praticamente sostituito le formule di rito con un discorso dei suoi, fatto davanti ai due sposi e ai testimoni, tutti ben distanziati nella grande e bella sala verde di palazzo Rinaldi. Per via delle norme anti-contagio non c'era nessun altro accanto a loro. Lo Sceriffo ha citato Dante - «L'amore che muove ogni cosa» - ha intrattenuto tutti e, alla fine, ha sposato.


ALL'USCITA

In piazza Rinaldi, ad aspettare la coppia, si sono presentati il sindaco Mario Conte, l'amico di sempre e assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese, il vicesindaco Andrea De Checchi e il presidente del consiglio comunale Giancarlo Iannicelli. Tutti regolarmente con mascherina e distanziati per il matrimonio più strano di sempre. «Purtroppo non ho potuto offrire niente a nessuno - ha spiegato Basso - non c'è stato nessun rinfresco e nemmeno invitati. Ma ho promesso che, appena sarà possibile, ci faremo perdonare. Diciamo che dopo 35 anni, tra il periodo da morosi e la convivenza, ci siamo sentiti pronti a questo passo. E siamo contenti». 
P. Cal.

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Il Gazzettino