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MONTEGROTTO - Un massaggiatore di un albergo dell’area termale, davanti al Gup Maria Luisa Materia in rito abbreviato, è stato condannato a tre anni per violenza sessuale. Vittima delle sue attenzioni, durante la seduta di relax di cinquanta minuti, una ragazza all’epoca del fatto di appena diciotto anni. Il pubblico ministero Andrea Zito, titolare delle indagini, aveva chiesto al giudice di infliggere una pena di quattro anni.
L’EPISODIO
Il regalo del diciottesimo compleanno ricevuto in dono dalla mamma, si era trasformato in un incubo per la giovane residente in un comune del Coneglianese.
LA DENUNCIA
Tornate da quella mini vacanza alle terme, la mamma ha visto qualcosa di strano nel comportamento della figlia. Le ha chiesto spiegazioni, ma lei non ha parlato. Il malessere della ragazzina però è proseguito anche nei mesi successivi. La madre, molto preoccupata, all’inizio di ottobre ha richiesto spiegazioni alla figlia e questa volta la diciottenne, piangendo e singhiozzando, ha raccontato quanto le era accaduto il primo agosto in hotel. La mamma ha chiesto supporto a un legale del foro di Treviso e ha presentato un esposto alla Procura di Padova.
Così sono scattate le indagini coordinate dai carabinieri e la diciottenne ha indicato il suo presunto violentatore grazie a un riconoscimento fotografico. Il racconto della ragazzina è apparso subito credibile agli occhi degli inquirenti. La studentessa ha ripercorso nei dettagli quella terribile giornata di agosto. Il massaggiatore, presente in aula e affiancato dal suo avvocato, davanti al giudice si è professato innocente. «Alcune manovre del mio massaggio sono state fraintese» ha dichiarato. La studentessa si è costituita parte civile, ma l’eventuale risarcimento sarà discusso in sede civile.
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Il Gazzettino