Le mascherine per le scuole inviate dal commissario Domenico Arcuri puzzano di petrolio

Le mascherine per le scuole inviate dal commissario Domenico Arcuri puzzano di petrolio
PAESE (TREVISO) - Le mascherine inviate dal commissario Domenico Arcuri nelle scuole di Paese puzzano di petrolio. Così tanto che molti genitori preferiscono non farle...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PAESE (TREVISO) - Le mascherine inviate dal commissario Domenico Arcuri nelle scuole di Paese puzzano di petrolio. Così tanto che molti genitori preferiscono non farle indossare ai propri figli. Si arrangiano, comprandone altre. Ma le consegne all'istituto comprensivo di quelle marchiate Fca Italy Spa continuano ad arrivare: un pacchetto a settimana, contenente dieci mascherine, per ogni alunno. E l'Ic Casteller, il più grande della provincia, conta circa 2mila iscritti tra bambini e ragazzi all'asilo, alle elementari e alle medie. Dopo aver ricevuto mille segnalazioni, adesso è il Comune a voler dire basta con quello che non è considerato altro che uno spreco. La giunta guidata dal sindaco Katia Uberti nelle prossime ore deciderà se chiedere formalmente al governo di bloccare tale fornitura all'istituto comprensivo. Si valuterà se il Comune potrà poi metterci una pezza in prima persona. 


IL PROBLEMA

Ma la sostanza è già chiara: inutile riempire i magazzini di mascherine che alla fine molti alunni non usano, correndo tra l'altro il rischio che vadano direttamente a finire nella spazzatura. A quanto pare, inoltre, pure qualche insegnante preferirebbe usare le proprie. Il caso è stato evidenziato direttamente dal primo cittadino. «Il governo continua a consegnare alle scuole delle mascherine che hanno un odore insopportabile, senza entrare nel merito dei materiali e della capacità di filtrazione. Alcune partite, in particolare, puzzano proprio di petrolio: in sostanza non sono utilizzabili mette in chiaro il primo cittadino tutto questo nonostante le inchieste, le segnalazioni in tante zone del Paese e i test indipendenti effettuati a dimostrare che forse qualcosa non funziona. E' una situazione inaccettabile per le nostre scuole, che subiscono queste forniture, e per i nostri figli, che le devono indossare. Bisogna far chiarezza». Nei giorni scorsi il sindaco ha contattato alcuni colleghi del trevigiano per capire si tratta di un problema condiviso. Nel caso, si procederà in modo unitario. 


L'IDEA

A Paese, comunque, hanno già le idee chiare. «Alcuni genitori mi hanno suggerito che le mascherine inviate possono essere utilizzate per spolverare allarga le braccia Uberti oltre a tutte le battute, uno spreco del genere è inaccettabile. Se i genitori scelgono di comperare le mascherine per i propri figli pur di non far indossare loro quelle consegnate alla scuola, a questo punto tanto vale bloccare la fornitura». 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino