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MARTELLAGO - E' crollato a terra e non si è più ripreso: non soffriva di alcuna patologia cardiaca. Le comunità di Olmo, Trivignano, Maerne e Noale sono sotto shock per la prematura e improvvisa scomparsa a 50 anni dello stimato imprenditore Gianluca Camillo, colto da malore lunedì notte nella sua casa a Maerne. La moglie Veronica, peraltro infermiera all'Angelo, l'ha sentito tossire, alzarsi da letto, fare due passi e rovinare di schianto sul pavimento. Nonostante tutte le manovre rianimatorie praticategli subito dalla consorte, che sapeva bene come agire e che altrettanto in fretta ha allertato il 118, e dai colleghi accorsi in ambulanza, e continuate durante il tragitto verso l'ospedale e al pronto soccorso dell'Angelo, Camillo non ha più ripreso conoscenza: ai sanitari non è rimasto che constatarne il decesso.
Originario di Olmo, dove ha vissuto a lungo, Camillo ha poi risieduto per quasi un ventennio a Trivignano, dove pure era molto conosciuto.
Una persona attiva, concreta, dinamica: facciamo era la sua parola d'ordine. Il suo sogno era creare un'attività sua e c'era riuscito. E poi era attaccatissimo alla sua famiglia. Stava bene, non aveva avuto nessuna avvisaglia lo piange il fratello Alessandro. Lascia la moglie Veronica, le figlie Emma e Sofia, 14 e 12 anni, il papà Paolo e il fratello Alessandro.
Il Gazzettino