MARTELLAGO - E' crollato a terra e non si è più ripreso: non soffriva di alcuna patologia cardiaca. Le comunità di Olmo, Trivignano, Maerne e Noale sono sotto shock per la prematura e improvvisa scomparsa a 50 anni dello stimato imprenditore Gianluca Camillo, colto da malore lunedì notte nella sua casa a Maerne.
Originario di Olmo, dove ha vissuto a lungo, Camillo ha poi risieduto per quasi un ventennio a Trivignano, dove pure era molto conosciuto. Da tre mesi si era trasferito a Maerne ma doveva essere una tappa provvisoria: aveva acquistato un terreno a Olmo per costruirsi una nuova casa, progetto spazzato via dal suo crudele destino, come tanti altri che aveva per il lavoro. Diplomatosi perito meccanico al Pacinotti, appassionato di motori e rally, che seguiva dal vivo, Camillo aveva lavorato come project manager per aziende importanti come Aprilia, la Piovan di S. Maria di Sala e i cantieri navali Zago di Scorzè, e alcuni anni fa aveva avviato un'impresa artigiana tutta sua, la Euli, prima a Spinea e ora a Noale, specializzata nella lavorazione su misura dei metalli e in componenti d'arredo per abitazioni, hotel, negozi e imbarcazioni.
Una persona attiva, concreta, dinamica: facciamo era la sua parola d'ordine. Il suo sogno era creare un'attività sua e c'era riuscito. E poi era attaccatissimo alla sua famiglia. Stava bene, non aveva avuto nessuna avvisaglia lo piange il fratello Alessandro. Lascia la moglie Veronica, le figlie Emma e Sofia, 14 e 12 anni, il papà Paolo e il fratello Alessandro.