MARTELLAGO - Il focolaio all’istituto scolastico Goldoni si espande, positivo anche un alunno di sei anni: non si sa se si tratta di un bimbo o di una bimba. Dopo la quarta...
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FIDUCIA
«In tale situazione è facile lasciarsi prendere dallo sconforto – spiega il primo cittadino Saccarola – ma dobbiamo avere fiducia nel lavoro dei sanitari del Sisp e dell’istituzione scolastica. Il Dipartimento di prevenzione dell’Asl 3 si è prontamente attivato in sinergia con il referente Covid del Goldoni nel rispetto di tutti i protocolli sanitari previsti. Da parte mia e dell’Amministrazione totale collaborazione per superare questo difficile momento». Nonostante gli appelli del sindaco alla massima responsabilità e serenità, però, è chiaro che la preoccupazione sale sempre di più tra i genitori degli alunni di questo primo focolaio scolastico della provincia, anche perché la notizia arriva al culmine di una settimana segnata da mille polemiche sulla gestione del caso della quarta elementare in ordine a informazione, tempistiche dei tamponi, rispetto della quarantena e timori di essere entrati in contatto con i positivi e di essere rimasti contagiati. E non va dimenticato che una delle due insegnanti è ricoverata in condizioni serie al Covid di Dolo.
TRAFILA
Adesso ricomincerà anche per tutti gli altri bimbi della classe prima la stessa trafila: faranno tutti il tampone rapido e poi quello molecolare e dovranno restare in quarantena a casa h24, è bene precisarlo, anche se negativi, per due settimane. Per rientrare dovranno poi effettuare a distanza un ulteriore tampone che dovrà essere negativo. «Preoccupata no ma dispiaciuta sì - ammette la preside Tedeschi - avevamo messo a punto un sistema perfetto nel rispetto di tutte le norme, con il giusto distanziamento, l’isolamento dei cluster, ma era nelle corde che dovesse accadere: questo virus è un nemico invisibile e terribile». La dirigente, che, su indicazione dell’Asl, ha già attivato per martedì la didattica a distanza anche per la prima, esclude tuttavia quello che a questo punto è il timore di molte famiglie: la chiusura completa della primaria. Eventualità smentita dalla dirigente: «Al massimo potremmo arrivare a dover attuare delle “bolle di isolamento”, ma la chiusura di tutte le elementari, questo no». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino