Marianna Cendron, nessuna traccia dopo 2 anni: sospese le ricerche

Marianna Cendron
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PAESE - «Dall'incontro di oggi non è emerso nulla, sappiamo che se domani mattina ci sarà una traccia la macchina si rimetterà in moto però dobbiamo accettare che in questo momento sia tutto fermo. Ringraziamo chi si è adoperato per le ricerche. Speriamo ci siano nuove tracce».


A parlare, in un misto di rassegnazione e speranza, è Piefrancesco Cendron, il padre di Marianna, la 20enne di Paese scomparsa nel nulla il 27 febbraio 2013.

Lui e la moglie Emilia hanno partecipato al vertice che si è svolto in Prefettura dedicato a fare il punto della situazione sulla loro figlia adottiva, sparita ormai da oltre due anni e di cui non si hanno più notizie. Al tavolo erano presenti anche il comandante dei vigili del fuoco di Treviso, Nicola Micele, il comandante dei carabinieri di Montebelluna, Eleonora Spadati, oltre agli altri rappresentanti delle altre forze dell'ordine e associazioni che seguono da tempo il caso della ragazza.

La sensazione è di una situazione di completa stasi su tutti i fronti: dopo i presunti avvistamenti a Conegliano di alcuni mesi fa non si sono più verificate segnalazioni e anche le indagini sembrano essersi arenate. Inutili le ispezioni svolte nelle cave tra Paese e Castelfranco: si cercavano tracce di oggetti riconducibili a Mary ma nulla è stato trovato. Le ricerche quindi sono di fatto congelate, in attesa di una possibile svolta, un segno, un appiglio investigativo. «Se qualcuno le somiglia comunicatelo - dice Pierfrancesco - in questo momento la gente è la sola nostra speranza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino