MESTRE Il vicepremier ha detto sì. Matteo Salvini, ministro dell’Interno ha condiviso e fatto suo il progetto di realizzare la nuova “questura di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ottenuto anche il placet ministeriale ora non resta che formalizzare l’accordo e cominciare al più presto con la demolizione dell’edificio sede delle medie fino al Duemila - e che poi negli anni ha ospitato fagli gli uffici dell’Urbanistica e il Centro giovani - e ora, abbandonato da tempo, diventato covo di sbandati, tossicodipendenti e spacciatori.
LA POSIZIONE
Si tratta di uno stabile imponente che si sviluppa su 3.515 metri quadrati situato all’interno di un lotto di circa un ettaro, in una posizione strategica di cerniera fra Marghera e Mestre e facilmente raggiungibile pure via acqua. Un luogo ideale quindi per collocare il “polo unico” di polizia, la cui costruzione diventerebbe spunto per una reale riqualificazione insieme urbanistica e sociale, da sviluppare sul fronte dell’ottimizzazione logistica: accesso a ferrovia e tangenziale, terminal di bus e tram. L’investimento si aggira sui 25 milioni di euro al netto di una serie di permute di immobili fra lo stesso Demanio e il Comune: la “cittadella della sicurezza” assorbirà i due commissariati cittadini di via Cosenz e di via Ca’ Rossa, il distaccamento di via Nicolodi e le Volanti di terra che così non correranno più il rischio di rimanere “al palo, nel caso in cui per un motivo o per l’altro venisse interrotta la circolazione sul Ponte della Libertà.
IL RINGRAZIAMENTO
Salvini ne ha parlato diffusamente con il questore Danilo Gagliardi durante la visiva compiuta l’altro ieri a Santa Chiara a margine della firma del protocollo della legalità sulla Pedemontana apposta in mattinata alla Scuola Grande di San Rocco. «Voglio ringraziare le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno prestano il loro impegno quotidiano al servizio della cittadinanza» ha detto. E lo ha fatto stringendo la mano a tutti gli agenti che ha incontrato nel suo “giro”, accompagnato anche dal prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto. E in particolare ha voluto complimentarsi direttamente - dopo le esternazioni social - con la Squadra mobile in merito all’operazione “San Michele” culminata con la grande retata dello scorso 10 luglio e l’azzeramento dell’organizzazione di spaccio di matrice nigeriana a Mestre, e per l’arresto a tempo di record del 25enne senegalese accusato di aver stuprato una 15enne sulla spiaggia di Jesolo. Quindi l’esortazione a mantenere alta la guardia sul contrasto al terrorismo internazionale, continuando sul solco dell’attività investigativa che nel 12018 ha permesso alla Digos di neutralizzare una cellula jihadista nel cuore di Venezia.
Monica Andolfatto
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino