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MARGHERA - Era accusato di truffa e appropriazione indebita ai danni di un cliente che gli aveva affidato i risparmi, per poi vedere andare in fumo l'intero investimento. Andrea Venerando, 45 anni, di Marghera, è stato però assolto a conclusione di un processo celebrato con rito ordinario di fronte al giudice penale di Venezia, Enrico Ciampaglia. L'uomo era stato chiamato in causa in qualità di promoter di Generali Italia spa in relazione ad una vicenda che risale al luglio del 2015, e che è stata denunciata dallo stesso cliente, poi costituitosi parte civile con l'avvocato Marco Vianello con l'obiettivo di ottenere il risarcimento del danno sofferto.
L'ACCUSA
La procura di Venezia contestava a Venerando di essersi fatto versare 40 mila euro sul proprio conto corrente, facendo credere al proprio cliente che l'investimento faceva parte dei prodotti finanziari proposti da Generali spa, e che i suoi soldi sarebbero stati investiti nei mercati finanziari internazionali.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Pascale De Falco, si è battuta per dimostrare l'insussistenza dei reati prospettati dalla pubblica accusa: il legale ha sostenuto che il cliente non è stato truffato, ma era perfettamente consapevole sia del fatto che stava versando quei 40mila euro sul conto corrente personale di Venerando, sia che i soldi sarebbero stati investiti in prodotti diversi da quelli proposti da Generali spa. E si è fatto carico del rischio. Il promoter, ha sottolineato la difesa, non si è appropriato di alcuna somma: più semplicemente l'investimento è risultato sbagliato e la somma è andata perduta.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra qualche settimana.
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Il Gazzettino