Litiga con i genitori per i brutti voti, a dieci anni si barrica sul terrazzo

La polizia è intervenuta sul posto
MARGHERA - Un banale litigio con mamma e papà per i brutti voti a scuola. Resta a casa con i nonni e finito il pranzo va in camera da letto. Ma non per dormire o studiare....

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MARGHERA - Un banale litigio con mamma e papà per i brutti voti a scuola. Resta a casa con i nonni e finito il pranzo va in camera da letto. Ma non per dormire o studiare. All’improvviso chiude la porta a chiave e si barrica sul terrazzo al secondo piano, sporgendosi in maniera pericolosa dalla balaustra. Non risponde ai richiami, non vuole aprire. Il peggio viene evitato grazie all’intervento di un poliziotto che riesce a stabilire un contatto, lo distrae parlando e poi, saltando dall’appartamento a fianco, lo raggiunge e lo abbraccia. Attimi di paura ieri verso le 13.30 a Marghera quando un bambino di 10 anni alquanto agitato era da solo sul balcone al secondo piano di una palazzina e si rifiutava di far accedere i congiunti. Temendo qualche azzardo o qualche imprudenza i nonni hanno dato subito l’allarme e la segnalazione giunta nelle sale operative di 113 e 115 è di un bimbetto che minaccia di gettarsi di sotto.

 
SOCCORSI
La prima ad arrivare all’indirizzo fornito è stata una Volante di servizio in zona, poi sono giunti anche i pompieri. Pietro (il nome è di fantasia) non vuole sentire ragioni, non si capisce se sta piangendo, certo è che è vicino troppo vicino al parapetto. Ed è in questo contesto che un agente cerca di parlargli, o meglio di farlo parlare, per distrarlo, per rassicurarlo, interloquendo con lui dalla strada. All’inizio Pietro non lo bada molto, poi, trascorsi diversi minuti che, date le circostanze, paiono lunghissimi, comincia a interagire. 
TRATTATIVA 

L’agente continua la conversazione e gli chiede se può avvicinarsi. Pietro dopo un po’ acconsente e allora l’agente, che nel frattempo era entrato nell’alloggio attiguo, dal terrazzo gemello, si arrampica fino a riuscire a balzare sul ballatoio di Pietro: è questo il momento più delicato, perché a preoccupare è la possibile e non preventivabile reazione del bambino. Per fortuna Pietro che non accenna ad alcun gesto inconsulto, rimane fermo come in attesa. Di quell’uomo in divisa si fida, vuole fidarsi e infatti si lascia stringere e prendere in braccio. Intanto i vigili del fuoco, fanno cedere la serratura della porta della camera e sul terrazzo in un attimo ci sono anche i nonni. Pietro sembra un po’ confuso ma alla fine pare felice di tanta attenzione e di tanto affetto. Come quello dei genitori, che gli vogliono un gran bene anche se lo hanno rimproverato per la scarsa voglia di studiare. E Pietro lo ha capito. Certo che lo capito, anche se ha fatto passare davvero una brutta mezz’ora a tutti.
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Il Gazzettino