VENEZIA - «Possiamo pensare al pattinatore quando roteando su se stesso restringe le braccia e così aumenta la velocità. La configurazione meteo di questi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In sostanza, afferma l'esperto, l'aria viene forzata a risalire violentemente l'Adriatico, che è un condotto arginato da una parte dagli Appennini e dall'altra della Alpi Dinariche. «Questa configurazione - sottolinea Papa - sta forzando venti di scirocco in modo più o meno costante da almeno otto giorni».
LEGGI ANCHE Gianfranco Bettin: «La Serenissima puliva sempre i canali, ora sono fermi da 50 anni»
Ma la notte della marea a 187 cm cos'è successo?
«Martedi scorso, oltre ai venti sciroccali, si è sommato l'effetto di una depressione che dal Polesine si è spostata verso nord approfondendosi sulla laguna. Una cosa non prevista dalle previsioni meteorologiche che ha portato a raffiche molto importanti proprio all'interno della Laguna e sui tratti di costa che ha trovato nella sua traiettoria».
Per capire l'anomalia che si sta vivendo, Papa ricorda che «almeno negli ultimi 150 anni, il livello di martedì scorso è il secondo registrato dopo il 4 novembre 1966 e solo di 7 cm più basso; non avevamo mai registrato 2 episodi di marea superiori a 150cm nello stesso anno, ora li abbiamo registrati nel giro di tre giorni, mai registrati 3 eventi superiori a 140cm nello stesso anno, li abbiamo registrati in pochi giorni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino