Marco Zennaro, l'incubo è finito. Il papà: «Ora può lasciare il Sudan e tornare a casa»

VENEZIA  - L’incubo sembra essere davvero finito. La corte di Khartoum, infatti, ha tolto il divieto di viaggio sul passaporto di Marco Zennaro. A darne notizia...

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VENEZIA  - L’incubo sembra essere davvero finito. La corte di Khartoum, infatti, ha tolto il divieto di viaggio sul passaporto di Marco Zennaro. A darne notizia è il papà Cristiano: «Grazie al lavoro di Unioncamere, che ha permesso di raccogliere la cifra che serviva per raggiungere la garanzia economica richiesta, questa dovrebbe essere la volta buona: Marco potrebbe tornare a casa entro un paio di giorni».

«Quello che è ufficiale è che è stato tolto il divieto di viaggio. Ora ci sono delle procedure da seguire perché Marco esca dal Paese» precisa poi Zennaro. «La liberazione di Marco è merito di Mario Pozza, presidente di Unioncamere, che ha raccolto il denaro per quello che considero un vero e proprio riscatto». «Con mio figlio ci siamo sentiti solo via messaggi - racconta - Anche a gennaio sembrava che potesse tornare e invece lo hanno bloccato. Ora deve seguire delle procedure per le quali dovrebbero servire un paio di giorni ma finché non sarà in Italia non abbiamo certezze».

Marco Zennaro, imprenditore veneziano 47enne, si trova bloccato in Sudan da un anno per una causa con un un miliziano locale.

La conferma
«Sta per finire un incubo durato troppo. La notizia che ci ha dato papà Cristiano che suo figlio Marco Zennaro tornerà libero in Italia mercoledì prossimo è di quelle che tutti aspettavamo». afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Zennaro, un imprenditore veneziano, è da quasi un anno in stato di detenzione in Sudan. «Zennaro ha vissuto una vicenda ai limiti dell'inverosimile - aggiunge Zaia - con un lungo periodo di detenzione durissima. Tutti ricordiamo i suoi appelli accorati e in tanti ci siamo dati da fare perché tornasse a casa. Ora il momento è arrivato». 

 

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Il Gazzettino