Marcato a Coalizione civica: «Compagni siete attaccati alla poltrona»

Roberto Marcato assessore alle attività produttive Regione Veneto
PADOVA Roberto Marcato assessore alle attività produttive del Veneto e responsabile sicurezza e immigrazione della Lega. È d’accordo con lo sgombero? ...

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PADOVA Roberto Marcato assessore alle attività produttive del Veneto e responsabile sicurezza e immigrazione della Lega. È d’accordo con lo sgombero?

«Sto con Giordani. L’illegalità va estirpata. Ma quello che è successo calpesta certi elementi valoriali della sinistra sui quali Lorenzoni non dovrebbe passare sopra, come quello della coerenza».
Si spieghi...
«Il sindaco non li ha avvisati ed ha agito da solo. È passato sopra ai valori del suo socio di maggioranza». 
Dunque?
«La sinistra civica, quella che sta sempre dalla parte giusta, dalla parte dei cittadini e dei più deboli, di fronte ad uno sgombero che reputa così tanto grave da insultare il suo sindaco e dissociarsi dalle sue scelte, abbaia, urla, strepita, ma...»
Ma?
«Rimane là, con le natiche ben salde alla carega e agli scranni comunali. Insomma non si fa sfuggire l’occasione per dimostrare che la carega conta di più dei valori. Troppo facile compagni. Perché per avere la schiena dritta bisogna che alle parole seguano le azioni. Si chiama dignità».
Il vicesindaco afferma che non si fanno crisi per queste cose...
«Ha l’attacchite come gli altri che hanno paura di perdere il posto caldo in Consiglio. Ma allora, compagni, delle due l’una: gli attributi si hanno o non si hanno. Alle parole fate seguire i fatti e dignitosamente andatevene in segno di protesta verso un sindaco che reputate in errore. Io su queste cose sono intransigente, per me non può esistere la mediazione».
Altrimenti?
«Stiano in silenzio e si mangino la minestra. O saranno come quei cagnolini che dietro al cancello sono tigri feroci, ma quando il cancello si apre tornano ciò che sono, polli da aia. Ma ho paura che abbiano tutti la stessa malattia».
Quindi lei dice che la sinistra non riesce a mutare pelle?
«Sì, è la solita sinistra in salsa italica. Sono di sinistra nei convegni, quando scrivono libri, o vanno in piazza travestiti da sardine. Insomma quando devono insegnare l’etica. Non quando devono praticarla. E questo Paese sta morendo proprio per la mancanza di coraggio».
In un certo senso tradirebbero il mandato storico?
«In pratica degni figli minori di quella sinistra che vuole processare Salvini, ma, mi raccomando, dopo le votazioni in Emilia per paura di perdere consenso. Auguro a questa copia sbiadita della sinistra popolare di ritrovare, per una volta, l’ebbrezza del coraggio».
Sono quegli stessi che intendono sfidare la Lega affermando che c’è un’altra via di governo possibile...
«Alle ultime europee un veneto su due ha votato Lega. I servizi socio sanitari del Veneto sono i migliori d’Italia, facciamo da modello per le altre regioni in sanità, abbiamo il più basso tasso di disoccupazione e siamo i primi in Italia per turisti e per export».
Però dice che la Lega non ha più propulsione, che ha esaurito le proposte...

«Beh se la sua viene smorzata con un soffio del sindaco siamo su due altezze diverse. In ogni caso abbiamo una fame di rappresentare i nostri cittadini che nessuno ha. E siamo l’unica speranza per l’autonomia che loro con gli ultimi due governi stanno rallentando per non concederla. Se pensa di ragionare di basi nuove per il Veneto non può tacere questa distorsione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino