Restano in carcere Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due fermati per il ferimento di Manuel Bortuzzo, la notte tra sabato e domenica alla periferia sud di Roma. Al termine...
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CHI SONO Gli spari a Manuel, le risate e quell'urlo: «Se pijamo la piazza»
SCENA MUTA DAVANTI AL GIP
«Oggi non hanno risposto alle domande del gip perché quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera in Questura». È quanto afferma l'avvocato Giulia Cassaro, difensore di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, accusati del tentato omicidio di Manuel Bottuzzo, al termine dell'interrogatorio di convalida del fermo nel carcere di Regina Coeli.
SPARATI PIU' COLPI: PER IL GIP VOLEVANO UCCIDERE
«La ricostruzione del fatto in termini di tentato omicidio appare inconfutabile allo stato essendo stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco verso le parti vitali della vittima, con evidente intento di ucciderla e non di ferirla», ha sottolineato il gip Costantino De Robbio.
UNA RICOSTRUZIONE PIENA DI LACUNE
«Gravemente lacunosa appare la ricostruzione del movente -insiste il Gip -. Appare evidente che i due - prosegue il gip - una volta appreso dagli organi di stampa del ritrovamento dell'arma con (verosimilmente) le impronte del Marinelli abbiano deciso di costituirsi provando a circoscrivere la responsabilità al solo sparatore, senza riuscire a fornire però una ricostruzione dei fatti minimamente convincente».
INDAGATI SENZA CONTROLLO E PERICOLOSI: POTREBBERO UCCIDERE ANCORA
«È altamente probabile il rischio di reiterazione dei delitti della stessa specie di quello contestato» perché denota «la mancanza di controllo e l'estrema pericolosità degli indagati, che non hanno esitato a recuperare una pistola che evidentemente avevano in precedenza acquistato e tenevano pronta per usarla, e programmare un omicidio brutale senza apparente motivo per poi allontanarsi dal luogo, secondo le risultanze sopra descritte, ridendo». È quanto scrive ancora il gip Costantino De Robbio nell'ordinanza di custodia cautelare.
L'AGGUATO - ATTENZIONE IMMAGINI FORTI
Il Gazzettino