Una foiba stilizzata con all'interno due strisce, una gialla e una verde, spezzate e sopra la scritta «Oggi come ieri Roma est antifascista» e l'appuntamento...
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«In vista del 25 aprile sono apparsi questi manifesti - scrive su facebook allegandone la foto - che sfruttano la tragedia delle foibe per attaccare il governo, "infoibando" Lega e 5 Stelle. È una vergogna. Viene insultata la memoria di chi ha perso la vita, e il dolore dei familiari. Raggi rimuova immediatamente questo schifo e siano arrestati i responsabili. Si fermi la barbarie negazionista».
I manifesti sono spuntati sui muri della Capitale, destando l'immediata indignazione di Fratelli d'Italia, ma l'immagine campeggia anche nell'evento Facebook creato da Roma est antifascista in vista del corteo. «Questo 25 Aprile - si legge sulla pagina Fb - intendiamo ridare vita allo storico corteo antifascista a Centocelle.
«Indecenti i manifesti apparsi oggi a Roma: la memoria dei martiri delle foibe viene calpestata e oltraggiata per attaccare degli avversari politici. Sono schifata e chiedo all'amministrazione M5S di rimuoverli subito. Il sindaco Raggi che si precipitò a togliere i manifesti pro-vita e dei quali non condivideva il contenuto, farà lo stesso anche in questa occasione?». È quanto scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
LA REPLICA
E questa è la replica dalla pagina Facebook di Azione antifascista Roma Est che ha promosso il corteo a Centocelle per la Festa della Liberazione: «Sui manifesti "choc" del 25 aprile a Roma Est è stato scritto che sono "indecenti", "barbarie negazionista" perché "sfruttano la tragedia delle foibe per attaccare il governo infoibando Lega e 5Stelle". Queste parole scritte dalla signora Giorgia Meloni, segretaria di FdI, e dal capogruppo in commissione cultura, Federico Mollicone, del medesimo partito, sono evidentemente frutto di una loro paranoica fantasia. Oppure faziose manipolazioni volte a strumentalizzare un corteo territoriale antifascista e autonomo a fini elettorali. Di fatto il manifesto, reinterpretazione di un manifesto del 1973 di Ettore Vitale, rappresenta un'onda rossa che infrange un muro nero tenuto insieme con lo scotch colorato, in esplicito riferimento ai colori dell'attuale governo. Rappresenta semplicemente la realtà in atto. Del resto, che ci sia un rinnovato vigore delle forze politiche di estrema destra in tutto il mondo e che, a livello globale, ci sia ancora chi vi si oppone, non dovrebbe più stupire né scioccare. Ma evidentemente dà troppo fastidio che ci sia ancora chi resiste. Infatti, il corteo antifascista del 25 aprile a Roma Est parla di memoria della Resistenza ma anche di quelle resistenze quotidiane, fatte di lotte territoriali e sociali, contro il clima di ignoranza, indifferenza, paura e odio che alimenta il fascismo in tutte le forme in cui si manifesta oggi. Perché, oggi come ieri, Roma Est è antifascista».
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Il Gazzettino