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TREVISO - Sono state centinaia le persone che ieri sera hanno affollato piazza dei Signori per la manifestazione dedicata alle cure domiciliari contro il coronavirus. La galassia dei Free-vax e dei No-Vax si è stretta attorno all'avvocato Erich Grimaldi, fondatore del comitato Terapia domiciliare Covid-19, e a Riccardo Szumski, medico di famiglia e sindaco di Santa Lucia di Piave, la cui posizione è ancora al vaglio della commissione istituita dall'Usl della Marca per valutare i certificati inviati dal personale sanitario che nonostante l'obbligo non si è vaccinato contro il Covid.
Il movimento aveva chiesto al Comune di poter montare un piccolo palco nel salotto di Treviso. Ma la risposta è stata negativa. «Ci hanno detto che non si poteva per motivi di sicurezza», ha rivelato Grimaldi. Così ci si è accontentati degli scalini della loggia. Gli organizzatori hanno invitato i partecipanti a rispettare il distanziamento. I numeri, però, non l'hanno consentito. In piazza c'erano alcune bandiere di San Marco. E un cartellone con la scritta: «Oms: organizzazione mondiale sionista».
Non sono poi mancate alcune contestazioni nei confronti del presidente della Regione. «In 17 mesi non si è mai parlato di terapia domiciliare precoce. Ci devono dire perché tante gente è rimasta semplicemente in vigile attesa ha scandito Grimaldi mi spiace che ci arrivino attacchi anche da medici. Tutte queste persone dovrebbero affiancarsi a noi e collaborare alla terapia domiciliare». «I detrattori ci contestano ha aggiunto e noi riempiamo le piazze».
Poi la parola è passata a Szumski: «Noi non siamo qui a dire che con le cure precoci tutti si salveranno. Ma in quest'anno le autorità superiori hanno sempre e solo avuto un atteggiamento di drammaticità spiega è stato fatto solo terrorismo. Siamo arrivati a disinfettare le strade: cose assurde». Grimaldi ha sottolineato l'attività portata avanti dal medico di Santa Lucia di Piave: «Servivano medici di campagna, non virologi da televisione». E Szumski ha colto la palla al balzo per ricordare un confronto in diretto con il virologo Fabrizio Pregliasco. «Con lui ho avuto un incontro ravvicinato ha concluso ma lui continua ad andare in televisione a dire delle monade, per dirla in Veneto. Questi qui fanno gli agitatori di professione».
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Il Gazzettino