MANIAGO (PORDENONE) - Un enorme abbaglio si conclude con una denuncia a carico della persona che credeva di essere stata derubata del portafogli. L'episodio, i cui contorni...
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LE INDAGINIPrima ancora di ascoltare la sua versione dei fatti, gli hanno sequestrato il pugno di ferro e lo hanno denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata dall'uso delle armi. Subito dopo hanno verbalizzato l'accusa del 40enne nei confronti del giovane cinese, il quale si è sempre professato innocente e ha messo anche a disposizione le immagini della videosorveglianza interna del negozio, dalle quali si evinceva che i due non erano mai entrati in contatto durante la permanenza del cliente nel market. Proprio per questo aveva accettato, senza remore, di recarsi dai tutori dell'ordine, perché non voleva che il proprio nome e quello del negozio venisse infangato da un'accusa così pesante. Tanto più che il suo ruolo nell'esercizio commerciale è proprio quello di scongiurare i furti.
L'EPILOGOL'epilogo è tragicomico: ieri mattina l'operaio ha informato i militari dell'Arma di essere rimasto vittima di un enorme equivoco, visto che portafogli e telefonino, che credeva rubati, erano regolarmente nella sua abitazione. Se li era semplicemente scordati prima di uscire a fare compere nella città dei coltelli. Immediatamente è stata dunque ritirata ogni accusa nei confronti del commesso. Il procedimento a carico della sedicente vittima resta invece pendente: il fascicolo è stato trasmesso alla Procura della Repubblica di Pordenone.
Lorenzo Padovan Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino