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MANIAGO - La pioggia intensa e uno smottamento improvviso all'altezza di Meduno provocarono il deragliamento della littorina lungo la tratta ferroviaria Gemona-Sacile. A bordo del convoglio c'erano soltanto il macchinista e il capotreno, che per fortuna rimasero illesi. Era il 6 luglio del 2012. Da quel giorno, più o meno 9 anni fa, il segmento tra la città dei coltelli e Gemona è rimasto interdetto al trasporto pubblico locale.
LE CORRIERE
Per sopperire al problema è stato istituito un servizio di autocorriere sostitutive, che viaggia lungo la tratta Maniago-Pinzano (qualche corsa anche fino a Gemona). Proprio su questa offerta si è concentrata, nei giorni scorsi, l'attenzione dei residenti della zona attorno alla stazione ferroviaria, i quali hanno messo in luce come le corse siano state, fin dai primi giorni dopo l'incidente, letteralmente deserte, e la situazione non sia mai mutata. «Ci chiediamo quanto sia costata, alla comunità, questa partita - è la domanda della comunità locale -: nelle corriere, che per fortuna nel corso degli anni sono state progressivamente ridimensionate, non sale mai nessuno.
L'APPELLO AL SINDACO
I residenti girano un appello al sindaco: «Abbiamo due servizi che vengono erogati in favore di nessuno - fanno sapere -: la littorina gira perennemente vuota da e per Sacile; la corriera va su e giù per Pinzano con a bordo soltanto l'autista. In entrambi i casi c'è uno spreco inenarrabile di risorse e un inquinamento che grida vendetta. Basti solo pensare a quante centinaia di migliaia di chilometri sono stati percorsi invano in questi nove anni. Dunque, qual è il futuro della tratta? È chiaro a tutti che, così com'è stata riaperta, quella ferroviaria, solo fino a Maniago, non rappresenta un'opzione vantaggiosa. Ed è anche palese che non si può continuare a far viaggiare le corriere senza alcun utente. Ci piacerebbe sapere quanto è costato alla comunità questo servizio-fantasma e fino a quando si pensa di farlo funzionare per il futuro. Basterebbe pagare un autista Ncc (noleggio con conducente): al bisogno porterebbe a destinazione l'unico passeggero che ha bisogno di spostarsi».
ALLUNGARE FERROVIA
L'auspicio che ne traggono i cittadini è che si possa allungare la ferrovia almeno fino a Travesio, così da coinvolgere anche Meduno e la Roncadin, che nel suo percorso di crescita ha previsto anche avveniristici progetti di turismo legato alle produzioni industriali del ramo alimentare. Di sicuro il territorio ora attende risposte: nove anni sembrano sufficienti per chiedere chiarimenti.
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