Mancano i medici, anziani in coda in piedi e al freddo per il vaccino

Mancano i medici, anziani in coda in piedi e al freddo per il vaccino
MIRANO - Stavolta le code non sono arrivate né per colpa degli “imbucati”, né del sistema di prenotazione. A mancare ieri, all’ex bocciodromo di...

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MIRANO - Stavolta le code non sono arrivate né per colpa degli “imbucati”, né del sistema di prenotazione. A mancare ieri, all’ex bocciodromo di Mirano, sono stati alcuni operatori sanitari, la cui assenza ha rallentato l’attività di anamnesi e la somministrazione del vaccino, provocando ritardi oltre l’ora e per di più in una giornata di freddo e vento. Il tutto si è tradotto in lunghe code fuori dall’ingresso, che in alcuni momenti i volontari hanno faticato a contenere. Un problema soprattutto per gli anziani in attesa, che per fortuna hanno potuto riparare sotto il tendone allestito nel piazzale dell’hub vaccinale, tuttavia con temperature proibitive. Il disguido, capitato proprio nel giorno con il meteo più sbagliato, ha riguardato i turni del personale addetto, che ha gettato nel caos soprattutto la prima parte della giornata: solo 4 linee attive sulle 6 disponibili hanno ingolfato il sistema, con molti ultraottantenni costretti ad attendere all’esterno, in balìa del freddo e con il parcheggio pieno, anche per via del fatto che per molti anziani presenti scendere dall’auto in prossimità dell’ingresso, più che una comodità, rappresentava una necessità.

Alla fine è dovuta intervenire anche la polizia locale per interdire l’accesso alle auto al parcheggio interno dell’ex bocciodromo. La sindaca Maria Rosa Pavanello ha mobilitato anche gli addetti di una pasticceria per preparare del tè caldo alle persone in attesa, vista la giornata invernale: «Li ringrazio per essersi resi disponibili - ha detto Pavanello - purtroppo si è trattato di un disguido con il personale addetto, che si è subito cercato di tamponare con la chiamata di altri operatori. Peccato perchè giusto lunedì ci eravamo recati con tutti i sindaci al centro vaccinale e addirittura le operazioni erano in anticipo rispetto alla tabella di marcia». Purtroppo le sedie, il riparo dalle intemperie e la bevanda calda servita alle persone in attesa non sono bastate a placare gli animi: molte le proteste, con momenti caldi, più del tè servito agli astanti, alimentati anche da alcuni casi di candidati alla vaccinazione rimandati a casa a causa dell’esaurimento delle dosi di Pfizer per quegli anziani a cui l’anamnesi sconsigliava di inoculare AstraZenenca. Oltre al danno, dunque, è arrivata la beffa. Poi nel pomeriggio la situazione è leggermente migliorata. 

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Il Gazzettino