MASERADA - Rumori da una delle stanze al piano di sopra, la figlia si affaccia e si trova faccia a faccia con due ladri: d'istinto chiude la porta, in casa ci sono i bambini,...
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A MANI VUOTE Da casa Piaser i ladri, scoperti, non hanno rubato nulla. «È la seconda volta che vengono. Gli ori che avevo me li avevano già rubati anni fa». Un colpo, quello di lunedì, preceduto da un fatto che ora, alla famiglia, risulta sospetto: il venerdì è morto improvvisamente, senza dare avvisaglie, il cagnolino di casa. «Era venuto il veterinario a vaccinarlo, in settimana, e stava bene. Di lì a tre giorni, l'ho trovato morto. Avvelenamento? Non ne ho la certezza, ma il sospetto c'è». In fuga da casa Piaser i ladri, non contenti, hanno scavalcato la recinzione della casa di fronte, dove abita la sorella di Elsa. A provarlo la rete piegata. E si sono intrufolati, dal retro, nella proprietà degli Amadio, che abitano in vicolo Ronchi. In casa non c'era nessuno, a parte la cagnolina Lola. Hanno trovato una scala e sono saliti sul terrazzino, hanno forzato una finestra e sono entrati nelle stanze da letto, facendo il solito disastro, ben noto alle vittime di furti. Cassetti e portagioie aperti, vestiti e disordine dappertutto. Poi se ne sono andati. La figlia minore, Giulia, al rientro a casa, si è trovata davanti una scena quasi macabra: uno dei suoi orsacchiotti, un grande peluche bianco, arrampicato sulla scala lasciata dai ladri sotto al terrazzino.
L'ALLARME È stata lei a lanciare l'allarme e ad avvisare il papà Giordano e i fratelli. «Pensavo che non sarebbero mai venuti qui, e invece sono arrivati», dice sconsolato Giordano. Hanno passato la serata e la mattinata a pulire tutto, a lavare abiti, lenzuola. Impronte di fango, sporco, sono un po' la firma di questi ladri, qui come altrove in queste settimane. «Il danno più grave è che mia figlia ha da sempre una paura matta dei ladri, erano giorni che mi diceva che qui in paese stavano facendo furti dappertutto. E adesso il problema è quello, che quando ti vengono a casa ti resta il terrore per un sacco di tempo». Difendersi dai furti non è semplice. Porte e finestre erano chiuse, le luci all'interno accese, come anche la televisione, così da far sembrare che in casa ci fosse qualcuno. «Non si può fare niente conclude Amadio-: se ti difendi sbagli, se aggredisci sbagli». Da Maserada a Pero, via Brigata Emilia, dove sempre lunedì i malviventi hanno preso di mira intorno alle 19 e mezzo le abitazioni dei fratelli Caronello. Vetro di una finestra rotto da una parte, infisso forzato dall'altra. «Eravamo tutti fuori casa, da noi sono entrati dalla cucina racconta uno dei fratelli, dipendente Mom -. Hanno rovistato dappertutto, portando via bigiotteria e il mio portafoglio. Hanno cercato anche i risparmi dei nostri bambini». Trovando i 70 euro che in una scatolina aveva messo da parte il maschietto, che con quei soldi voleva comprarsi un nuovo videogioco. «Sono saliti con le scarpe sporche di fango sui letti, abbiamo dovuto lavare dappertutto», aggiunge la moglie. Non contenti, forse per uno spuntino, si sono portati via anche delle banane.
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Il Gazzettino