Maltempo, niente risarcimenti oltre i 20.000 euro alle aziende

I danni del maltempo a Calalzo
BELLUNO -  Se da una parte gli imprenditori colpiti dall'alluvione non hanno ancora visto un euro dei 20mila promessi già varie settimane fa, dall'altra si...

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BELLUNO -  Se da una parte gli imprenditori colpiti dall'alluvione non hanno ancora visto un euro dei 20mila promessi già varie settimane fa, dall'altra si allontana l'ipotesi di risarcimento per danni superiori ai 20mila euro. Insomma, tempi non particolarmente felici per i proprietari di aziende. Alla luce di questa panoramica tutt'altro che rosea è scesa in campo Confcommercio. «Vorrei - afferma il presidente provinciale Paolo Doglioni - che alle promesse seguissero i fatti, concreti e celeri. Ringrazio quanti in questi mesi ci sono stati vicini ma vorrei che i tanti titolari di attività che si sono dati da fare già all'indomani di quel terribile 29 ottobre non venissero dimenticati».


IL CONTATTO Confcommercio, a seguito degli incontri di inizio gennaio tra sindaci, operatori turistici e il ministro Luigi Di Maio, ha contattato il Dipartimento regionale del commissario delegato per l'emergenza. «La situazione - spiega Doglioni - può essere suddivisa in due fasi. La prima riguarda coloro che hanno subito danni fino a 20mila euro. Il Dipartimento, dopo aver svolto il censimento dei danni stessi, con contestuale richiesta di contributo presentata dalle imprese nel mese di dicembre, attende ora lo stanziamento governativo di quanto necessario per poter procedere alla liquidazione dei risarcimenti a titolo di contributo diretto. Non appena disponibili le risorse, il Dipartimento di Protezione Civile provvederà a chiedere alle imprese la rendicontazione dei danni. Ci è stato confermato come la Domanda di contributo presentata sotto forma di autocertificazione sia di fatto sufficiente e non necessiti di ulteriori particolari adempimenti burocratici; a tal proposito una delle principali richieste presentante dalla nostra associazione era riferita proprio all'esigenza di sburocratizzare le eventuali pratiche risarcitorie». Al momento della liquidazione, quindi, verrà richiesta documentazione contabile relativa alle spese sostenute per gli interventi di ripristino. «In tal senso - sottolinea il presidente - ricordo che a seguito dell'emergenza avevamo raccomandato di documentare in modo dettagliato i danni e di concordare con le imprese che sono intervenute per i lavori di ripristino, la predisposizione delle fatture con evidenza dei lavori svolti a causa dell'emergenza meteo. Per i danni fino a 20mila euro, salvo risarcimenti assicurativi, la procedura dovrebbe essere sufficientemente celere e snella e riferirsi appunto alla Domanda di contributo già presentata e alle pezze giustificative contabili per la rendicontazione. Sui tempi non ci è stata data alcuna certezza ma l'ipotesi plausibile è che le procedure si possano completare per la prossima primavera». 

LA SECONDA FASE «Dal Dipartimento regionale - evidenzia Doglioni - abbiamo appreso come l'eventualità di procedure risarcitorie per importi superiori ai 20mila euro ad oggi rappresenti solo un'ipotesi che ovviamente, a livello politico sindacale, stiamo spingendo affinché si concretizzi in realtà». Chiusa infatti la prima fase sarà facoltà del Governo autorizzare il Dipartimento ad avviare il censimento di queste situazioni allo scopo di poter reperire e stanziare le risorse necessarie al risarcimento. Di questo potenziale percorso non vi è certezza attuativa. «Di certo continuerà il nostro pressing - mette in chiaro Doglioni - affinché anche questa seconda fase venga avviata e sempre in un'ottica di procedure leggere. Gli incontri con il ministro Di Maio sono stati estremamente importanti per riportargli direttamente le esigenze del territorio e quanto sia fondamentale per le imprese danneggiate poter attingere ai risarcimenti. Non è dato sapere al momento, anche nel caso fossero stanziati contributi ad hoc, quale possa essere la procedura di riferimento. In ogni caso stiamo già verificando con gli Ordini professionali della provincia la possibilità di giungere a un accordo che permetta ai nostri associati di fruire a condizioni agevolate delle prestazioni dei professionisti intervenuti, o che dovranno intervenire, presso le imprese danneggiate».
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Il Gazzettino