Maltempo: la Regione "dimentica" Lusia dalla lista dei Comuni danneggiati

Pannelli solari distrutti da vetro e grandine a Lusia
LUSIA - La Regione Veneto decreta lo stato di crisi per cinque comuni polesani colpiti dalla bufera “dimenticando” Lusia e le sue aziende agricole, messe in...

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LUSIA - La Regione Veneto decreta lo stato di crisi per cinque comuni polesani colpiti dalla bufera “dimenticando” Lusia e le sue aziende agricole, messe in ginocchio dal maltempo che ha divelto serre e mandato a monte interi raccolti. Ieri il governatore Luca Zaia ha firmato il decreto con cui viene dichiarato lo stato di crisi per le eccezionali avversità atmosferiche che il 16 luglio ha colpito diverse aree. 

Riguardo al Polesine, lo stato di crisi è dichiarato per i comuni di Lendinara, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo, Trecenta e Costa di Rovigo. Balza all’occhio la singolare assenza di Lusia, il paese degli orti in cui la bufera ha colpito in modo particolarmente duro le aziende agricole, specie nella zona di Cavazzana. Nell’area delle Garzare la nottata di vento e grandine ha divelto serre, abbattuto frutteti e devastato campi di ortaggi, eppure il comune di Lusia non figura tra quelli in cui la Regione ha riconosciuto la calamità. 
IL PROVVEDIMENTO
Interpellato, il sindaco di Lusia Luca Prando non si stupisce. «Non abbiamo avuto danni a edifici e aree pubbliche, solo qualche albero caduto vicino alle scuole che non ha provocato danneggiamenti, e non ho ritenuto necessario allertare lo stato di crisi – dice – Da un certo punto di vista siamo stati fortunati, e per richiedere lo stato di crisi credo ci debba essere una certa percentuale di danneggiamento. Certo che ci sono stati danni alle aziende agricole, le associazioni di categoria li stanno censendo in questi giorni».
Agli imprenditori che stanno contando i danni non resta che presentare la denuncia dei danni ad Avepa, e il vicedirettore di Coldiretti Rovigo Romeo Boaretto ricorda la necessità di farlo tempestivamente. «Invitiamo le aziende agricole colpite a rivolgersi subito ai nostri uffici di zona per denunciare eventuali danni, perché la segnalazione tramite posta elettronica ad Avepa deve essere fatta entro cinque giorni dall’evento calamitoso, quindi entro domani, 20 luglio - dice Boaretto - I nostri uffici nelle diverse aree del territorio sono pronti a supportare le aziende e a raccogliere le loro istanze». 

Sconforto e senso di sfiducia rischiano però di prendere il sopravvento nelle imprese agricole. Il presidente della sezione Coldiretti di Cavazzana Fabrizio Marinello e il presidente della sezione di Lusia Cristian Gottardi, dopo i primi sopralluoghi, stanno contattando i loro associati per ricordar loro di presentare la denuncia dei danni subiti. Lo stato d’animo di molti imprenditori agricoli è, ovviamente, pessimo. «Cercando di consolare il titolare di un’altra azienda danneggiata gli ho detto che se non altro lui può contare sul prossimo raccolto di ortaggi, mentre io col frutteto devo attendere il prossimo anno, mi ha risposto che però quei soldi gli servivano per andare avanti – racconta Marinello con amarezza – Ed è vero, se un tempo nelle nostre aziende c’era un po’ di margine per riuscire a far fronte a qualche imprevisto ora, tra scarsa remunerazione del prodotto e gli alti costi di produzione, siamo già con l’acqua alla gola». In queste circostanze difficili, Marinello sottolinea che vale la pena presentare in ogni caso la denuncia dei danni subiti per poter essere inclusi in eventuali risarcimenti.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino