Rovigo. Strada di nuovo sott'acqua, i residenti sono esasperati. E nasce un comitato

ROVIGO - Via Stacche una settimana fa si è trasformata un fiume. Ma non è la prima volta che si verificano allagamenti in tutta l’area nella strada tra viale...

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ROVIGO - Via Stacche una settimana fa si è trasformata un fiume. Ma non è la prima volta che si verificano allagamenti in tutta l’area nella strada tra viale Oroboni e la Tangenziale est. Per questo, i residenti hanno deciso di riunirsi in un comitato per far sentire la propria voce. Il Comitato dei residenti di via Stacche è nato lunedì al termine di un incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti di quasi tutte le famiglie che abitano nell’area.

«L’allagamento dell’11 maggio – si spiega in una prima nota che è stata stilata dalla neonata realtà - ha esasperato gli animi, in una situazione a dir poco precaria sotto più punti di vista: via Stacche è stata la sola zona della città gravemente colpita, così come in più occasioni nel passato. Le altre questioni dibattute hanno riguardato gli interventi mai ultimati, le fideiussioni che nel corso degli anni sono sfumate nel nulla ed i controlli che hanno destato a dir poco perplessità. Lo scopo del comitato è quello di capire le motivazioni ed accertare le responsabilità anche con l’aiuto della pubblica amministrazione ora formalmente coinvolta; ciò, al solo fine di una pronta soluzione alle problematiche».

Una lunga storia

Dietro a via Stacche, infatti, c’è una storia intricata e lunga, che affonda le radici nel tempo. C’è un Piruea, acronimo di Programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale, ed i problemi che hanno accomunato quasi tutti i Piruea, che prevedevano una collaborazione fra pubblico e privato, ma che la storia cittadina insegna non essere stati accordi particolarmente fruttuosi, almeno nella maggior parte dei casi. C’è stato un problema insorto dopo che la legge regionale del 2016 ha modificato i vincoli di rispetto delle aree cimiteriali, visto che la lottizzazione è proprio a ridosso del cimitero, ma, soprattutto, del vecchio cimitero ebraico.

Poi c’è un problema più recente, insorto negli ultimi tempi, dovuto al fatto che tutta l’area dovrebbe essere messa al riparo dagli allagamenti grazie uno scolmatore che dovrebbe portare l’acqua piovana al di là della Tangenziale, in area agricola. Sistema idraulico studiato per una situazione che non c’è più, perché nel tempo la rete scolante è ormai divenuta un lontano ricordo. E, in caso di forti piogge, il sistema di scolo non è più in grado di assolvere al proprio compito. Da Palazzo Nodari il problema sembra essere noto ed il Comune dovrebbe presto provvedere ad emettere ordinanze per far ripristinare la funzionalità dei fossati che sono diretta competenza dei proprietari delle aree agricole, ai quali sarà quindi chiesto di scavare dove si sono verificati gli interramenti.

Contenziosi

Questo potrebbe portare a contenziosi, ma non sembrano esserci molte altre strade ed è anche per questo che i residenti di via Stacche si sono riuniti per fare “massa critica”. «L’Amministrazione comunale – sottolinea il Comitato - pare aver condiviso la complessità della questione, nonostante la lottizzazione sia di recentissima realizzazione; il tema ha occupato la stampa nei mesi passati per la nota vicenda “Piruea di via Stacche” ed i cui dettagli ed incongruenze nella condotta pubblico-privata verranno portati alla pubblica attenzione in un prossimo incontro. È essenziale trovare con tutta urgenza rimedio alle criticità che si ripetono senza soluzione, e non da meno deve trovare miglioramento il degrado e lo stato precario dell’area. Al primo incontro costitutivo hanno partecipato molte famiglie, ma il numero degli aderenti al Comitato è destinato ad aumentare per le manifestazioni di interesse e di appoggio ricevute dai residenti in zona».

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Il Gazzettino