Stroncato da un malore improvviso, muore a 56 anni il fabbro del paese

La zona di via Montale a Badia
BADIA POLESINE - Aveva terminato di lavorare in un pomeriggio primaverile, ma un malore improvviso lo ha stroncato mentre si era appena messo al volante del proprio furgone....

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BADIA POLESINE - Aveva terminato di lavorare in un pomeriggio primaverile, ma un malore improvviso lo ha stroncato mentre si era appena messo al volante del proprio furgone. È successo ieri pomeriggio in via Montale, una traversa di via XX Settembre, nel centro di Badia. L’uomo, un noto artigiano di Castagnaro, il 56enne Roberto Bettarello, era un professionista conosciuto per la sua attività di fabbro nel paese della provincia di Verona posto a pochi chilometri dall’abitato di Badia.

 
Da quel che risulta, nel pomeriggio di ieri stava lavorando nel quartiere, una via anche delimitata da un piccolo spiazzo. Un po’ nascosta rispetto alla strada principale, ma a pochi metri da negozi e attività commerciali. Erano all’incirca le 16 quando l’uomo si è sentito male. Dai racconti raccolti, aveva concluso da poco la sua giornata lavorativa ed era salito sul mezzo, forse in attesa che gli altri operai impegnati lo raggiungessero. Giusto il tempo di percorrere un breve tratto e scendere in strada, quando il furgoncino ha urtato addosso al marciapiede spartitraffico, un ostacolo ben visibile e posto a breve distanza dall’ingresso della casa in cui era impegnato. L’urto del veicolo è stato facilmente udibile e ha richiamato l’attenzione di chi si trovava nei paraggi.
Si è ben presto intuito che quello che poteva sembrare uno strano incidente o una manovra sbagliata da parte del guidatore, era in realtà la conseguenza di un malore. I soccorsi e l’ambulanza sono stati immediati, così come i tentativi di rianimazione, anche da parte dei presenti, i quali hanno provato a scongiurare il peggio cercando di salvare Bettarello. Purtroppo i tentativi si sono rivelati inutili.
Sul posto sono giunti anche i carabinieri e ovviamente i parenti, compresa la moglie Alessandra. L’uomo lascia tre figli e due fratelli, Lucio e Franco.

«“Stava facendo manovra col furgone, ma evidentemente si è sentito male. Forse si è trattato di un infarto», sono state le poche parole di uno dei due, logicamente scosso per quanto appena accaduto. «Era un uomo conosciuto e apprezzato - ha detto il cugino presente sul posto insieme agli altri familiari - svolgeva il suo lavoro in giro per i vari comuni, quindi non solo a Castagnaro. Non so dire che tipo di intervento stesse facendo a Badia, ma sicuramente non si trattava di un lavoro particolarmente gravoso. Grazie anche a chi è intervenuto dopo aver notato il malore, c’è stata grande pazienza e forza in quel momento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino