Imprenditore stroncato da malore durante l'escursione in quad tra i boschi del Montello

Ugo Bergamasco
SELVA DEL MONTELLO (TREVISO) -  I quad erano, assieme al lavoro, una delle sue passioni più grandi. Ed è facile immaginare quanto Ugo Bergamasco,...

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SELVA DEL MONTELLO (TREVISO) -  I quad erano, assieme al lavoro, una delle sue passioni più grandi. Ed è facile immaginare quanto Ugo Bergamasco, sessantaquattrenne padovano, attendesse il raduno programmato per ieri sulle prese del Montello, regno degli amanti dei fuoristrada, che le prendono d’assalto in particolare nel weekend. Eppure, proprio facendo ciò che più amava, in una giornata splendida e in un punto splendido della collina, l’imprenditore ha trovato la morte.

IL MALORE

Una fine improvvisa che lo ha colpito attorno alle 12, senza lasciargli scampo, in mezzo al bosco nella Valle del Bo di Gobbo. Proprio mentre l’escursione era entrata nel vivo, l’uomo si è accasciato sul proprio quad in via Mancino sulla presa nove, a Volpago, nella frazione di Selva. Agli amici che erano con lui non è sfuggito era successo qualcosa di grave. E hanno fatto tutto il possibile per evitare il peggio. Non solo hanno chiamato i soccorsi, non semplici trattandosi di una zona impervia e scoscesa, ma si sono anche alternati nelle manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo degli specialisti. Sul posto, sono immediatamente intervenuti i carabinieri di Volpago, il soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e il personale sanitario del Suem 118. Ma per Ugo Bergamasco non c’è stato nulla da fare. Decisamente impegnativo l’intervento, dato il punto in cui l’uomo si trovava quando si è sentito male. Il soccorso alpino, attivato dalla centrale del 118, ricevute le coordinate del punto in cui l’imprenditore si era accasciato, dopo aver individuato il luogo da raggiungere durante la ricognizione, ha trasportato sul posto, con un verricello di 40 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Treviso emergenza, raggiunti da una squadra in supporto alle operazioni. Medico e infermiere sono subentrati ai compagni dell’uomo nelle manovre di rianimazione. Ma non c’è stato nulla da fare. Constatato il decesso, la salma è stata posta su una barella e trasportata in salita verso la più vicina strada, per essere affidata al carro funebre.

IL CORDOGLIO

L’imprenditore, che lascia un figlio residente a Barcellona, viveva a Due Carrare e dal 1995 era titolare della Cet di Cartura, un’azienda specializzata nel servizio di fornitura di materiali per l’edilizia, per la pittura per lo più. Tifoso dell’Inter, amava però più di ogni altra cosa le escursioni in quad. (l.bon)

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Il Gazzettino