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MARTELLAGO - Ha passato metà vita attaccata a un sondino per alimentarsi a causa di una malattia rara che l'ha colpita dalla nascita e che ora se l'è portata via, a 37 anni, spegnendo il sorriso che pure aveva sempre sulle labbra. Tutta Maerne, dove ha vissuto fino ai trent'anni ed era conosciutissima, è sotto shock per il crudele destino di Alice Oltremonti, spirata domenica nella sua casa a Trieste, dove si era trasferita anche per ragioni di cura, per l'aggravamento della sua patologia, la enteropatia autoimmune. Alice vomitava tutto ciò che mangiava.
OSPEDALI
Ci sono voluti sei mesi ai genitori, passando decine di ospedali, per capire cos'avesse, finché i pediatri del Burlo Garofalo di Trieste, dove poi è stata sempre seguita, hanno individuato malattia e cura.
Ha fatto volontariato con l'Associazione Triestina Ospedaliera nel suo ospedale, al Burlo, facendo giocare i bimbi. Si è battuta per il diritto alle costose cure, suo e di tutti i malati (sosteneva varie onlus come l'Associazione Nutriti Artificialmente), denunciando l'impossibilità di ottenere dalla Regione Veneto l'esenzione essendo costretta a ricorrere a una struttura esterna. Si concedeva anche qualche serata in discoteca, pur sapendo che, se tornava a mezzanotte, doveva prendere il sondino fino a mezzogiorno ricorda la mamma. Ma negli ultimi mesi la patologia è peggiorata, il midollo non produceva più globuli bianchi e rossi e doveva sottoporsi a due trasfusioni a settimana. Abbiamo ricevuto non so quanti messaggi di vicinanza: le volevano tutti un gran bene conclude la mamma, ringraziando anche i medici. I funerali oggi alle 14 nella chiesa di San Bartolomeo di Barcola a Trieste, ma si potrà seguire il rito anche in diretta Youtube.
Il Gazzettino