La Flavescenza dorata mette le viti in ginocchio: «Treviso è la più colpita del Veneto»

Flavescenza dorata sta mettendo a dura prova le viti di Treviso
TREVISO - Flavescenza dorata: Treviso è la provincia più colpita nel Veneto. Almeno questo è il dato riportato da Agrifondo Veneto, il fondo mutualistico che...

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TREVISO - Flavescenza dorata: Treviso è la provincia più colpita nel Veneto. Almeno questo è il dato riportato da Agrifondo Veneto, il fondo mutualistico che risponde nelle fasi di emergenza. In atto al momento 300 perizie sui vigneti della Marca. «Dopo la siccità anche la flavescenza dorata non dà tregua ai già perseguitati agricoltori trevigiani - spiega il presidente di Agrifondo, Valerio Nadal - Un'estate che sembra non finire dato che sono già in atto 300 perizie per flavescenza dorata che ha colpito i vigneti. In pratica finora Treviso è la provincia più colpita in Veneto».


I RISCHI
Il dato delle colline oscilla tra il 20% e il 40% dei vigneti. E non è di poco conto. Anche se grazie alla riserva vendemmiale i Consorzi saranno in grado di mantenere i quantitativi del disciplinare, di fatto la contrazione di uve vendemmiate è intorno al 15%. C'è poi il tema dei vigneti abbandonati o non oggetto di trattamento, a forte rischio contagio con i vigneti circostanti. «I nostri tecnici stanno lavorando per capire l'entità dei danni. Come sempre in queste occasioni cercheremo di andare incontro alle richieste degli imprenditori. Il nostro obiettivo è di tutelare il reddito dei nostri agricoltori».


LE CAUSE


Sulle cause dei danni è intervenuto anche il direttore dell'Agrifondo Veneto-Fvg, Filippo Codato: «La flavescenza dorata è una delle fitopapie che ci sta preoccupando, una volta comparsi i sintomi, si possono risolvere solo con l'espiantazione della pianta». Di flavescenza e rischi alle viti hanno parlato nei giorni scorsi anche i consorzi Doc e Docg. Il direttore Diego Tomasi aveva dato stime prudenziali sull'epidemia, anche se il problema è diffuso. «I dati ci fanno distinguere due situazioni - spiegava - C'è il viticoltore che ha correttamente eseguito i quattro trattamenti in giorni precisi con principi attivi. In questo caso ci troviamo con l'80% dei vigneti totalmente indenni. E chi non ha potuto eseguire correttamente i trattamenti che si trova con il 60% di vigneti totalmente esenti. In generale è stata fatta una buona pulizia della presenza della cicalina. Se il prossimo anno ripartiamo così io spero che potremo raggiungere un buon risultato». La Doc aveva fatto un appello al buonsenso degli agricoltori. «È fondamentale - spiegava il vicedirettore Andrea Battistella - che tutti i viticoltori adottino i protocolli: se il mio vigneto è manutentato e vengono effettuati gli espianti alle viti malate ma quello del mio vicino è trascurato nulla possiamo contro la diffusione della flavescenza».
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Il Gazzettino