Non riesce più a muoversi e può mangiare solo attraverso il sondino. Ma ieri, dopo essere stato dimesso dal Ca’ Foncello, si è ritrovato a casa,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Visto l’inghippo, ieri sera dall’ospedale hanno annunciato che tra le 21 e le 21.30 un medico avrebbe raggiunto l’87enne nella sua abitazione per garantirgli l’idratazione. Ma alle 23 non era ancora arrivato nessuno. La speranza è che questa mattina il nodo possa essere finalmente risolto. Fino allo scorso 10 novembre non aveva grossi problemi di salute. Girava ancora in auto senza problemi. Poi la situazione è precipitata. Due mesi fa gli è stata diagnosticata la Sla. Nel giro di poche settimane ha perso la capacità di muoversi. Non parla, ha problemi respiratori sempre più gravi e non riesce nemmeno più a deglutire. La scorsa settimana è stato ricoverato nel reparto di Prima Medicina del Ca’ Foncello. Qui gli hanno applicato la Peg. Il sondino collegato all’apparato digerente che permette la nutrizione artificiale. Verso le 17 di ieri è stato dimesso. Ma una volta a casa lui e la sua famiglia si sono ritrovati completamente da soli. “Avevamo chiesto al reparto come avremmo dovuto muoverci. Ci è stato risposto che era già stata attivata la ditta che si occupa degli interventi a domicilio – racconta il figlio dell’87enne – dopo aver visto che invece c’erano dei problemi, abbiamo chiamato il numero verde della stessa ditta che doveva far uscire l’equipe. Ma ci è stato detto che ormai gli uffici erano chiusi. A quel punto abbiamo chiesto al reparto se potevano darci almeno una sacca per garantire l’alimentazione. Ci è stato risposto che non era possibile. E così siamo rimasti da soli”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino