UDINE - «Affidati a me e il tuo negozio lo conosceranno oltre i confini della Carnia!». Mago della pubblicità sparisce con i soldi dei commercianti truffati ma...
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Questa era la soluzione che proponeva ai negozianti del Tolmezzino il “mago della pubblicità”, un 43enne della zona, che si presentava negli esercizi commerciali come agente di una concessionaria di raccolta pubblicitaria. La prospettiva era accattivante e ingegnosa: spazi pubblicitari da riempiere su una mappa della Carnia con le indicazioni stradali, mappa che sarebbe stata distribuita gratuitamente ai turisti. Il tutto a una modica cifra, un investimento davvero allettante, alla portata di tasca anche per un piccolo negoziante.
L'allettante prospettiva
Poi era accattivante la prospettiva di far conoscere il proprio negozio anche al di fuori dei confini riportati sulla mappa, perché se il turista che arriva anche da fuori si trova bene, grazie al suo passaparola l'effetto leva della pubblicità sarà assicurato. Così, nel giro di poco tempo, le tasche del “mago della pubblicità” si sono via via riempiete del denaro dei negozianti, al contrario però degli spazi pubblicitari che continuavano, invece, a rimanere vuoti. Perché di queste fantomatiche cartine non se ne vedeva nemmeno l'ombra.
Si arriva in tribunale
Ai commercianti truffati non rimaneva che sporgere denuncia e l'aula del tribunale ha iniziato, a partire dal 2011, a riempiersi di incartamenti che riguardavano queste truffe, così ben architettate. Al momento della condanna il “mago della pubblicità” riusciva nel più classico dei trucchi: quello di sparire e far perdere le sue tracce.
Il "mago" ricompare in sella a uno scooter
Di recente, però, le sue tracce sono riapparse, in maniera singolare, quasi da film. Giovedì scorso, 26 ottobre, infatti, questo truffaldino agente pubblicitario è stato fermato in sella a uno scooter per un normale controllo su strada ed è stato multato, per una "banale" violazione al codice della strada. I carabinieri del Radiomobile di Udine, comandanti dal maresciallo maggiore Andrea Riolo, erano intenti a contravvenzionare l'indisciplinato centauro, quando, da un controllo più approfondito, si sono resi contro che davanti a loro era ricomparso il “mago della pubblicità” e che, soprattutto, era destinatario di un ordine di carcerazione. Ora dovrà scontare sette mesi, un periodo di soggiorno non proprio turistico, nel carcere di Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino