Bancarotta e riciclaggio, 4 arresti e 22 indagati. Una perquisizione anche a Treviso. Nella rete un esponente di Cosa Nostra

I militari della guardia di finanza
TREVISO - Bancarotta e riciclaggio, 4 arresti e 22 indagati e perquisizioni in tutta Italia, una anche nella Marca. Nell'indagine, condotta dalla guardia di finanza...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Bancarotta e riciclaggio, 4 arresti e 22 indagati e perquisizioni in tutta Italia, una anche nella Marca. Nell'indagine, condotta dalla guardia di finanza di Milano, è coivolto pure un noto esponente di Cosa Nostra

Nelle scorse ore i finanzieri meneghini hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal gip nei confronti di 4 soggetti: due di questi sono sottoposti alla custodia in carcere, gli altri due, invece, sono ai domiciliari. Le fiamme gialle hanno eseguito anche un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per oltre 4 milioni di euro. In attuazione del provvedimento, sono state inoltre eseguite 20 perquisizioni personali e locali tra le province di Milano, Pavia, Pisa, Varese, Treviso, Livorno e Catanzaro. Nella massiccia operazione sono stati impiegati oltre 70 militari e unita' cinofile "cash dog", ovvero cani addestarti a scovare il denaro.

In particolare, le indagini, condotte dai finanzieri della compagnia di Magenta su delega della Procura di Milano, hanno consentito di disvelare un articolato sistema fraudolento pianificato e diretto da un avvocato abbiatense, con l'ausilio di professionisti e collaboratori solidali, tra cui un soggetto di primario spessore criminale, esponente di spicco di "Cosa Nostra", gia' condannato a seguito della nota operazione "Duomo Connection" degli anni '90, e con il coinvolgimento di una pluralita' di persone fisiche utilizzate come prestanome di imprese - alcune operanti nel settore edile-immobiliare, allo scopo di frodare il fisco, i creditori e consentire il riciclaggio di denaro di derivazione illecita. I 22 soggetti coinvolti sono indagati, a vario titolo, per i reati di bancarotta fraudolenta, indebita compensazione di crediti d'imposta per oltre 2,5 milioni di euro, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino