Due nuovi diademi di gioielli alla Madonna della Salute per far finire pandemia e guerra in Ucraina

I due diademi di gioielli, da sinistra Alberto Nardi, Emiliano Favaro, Riccardo Maccatrozzo e don Favaro
VENEZIA - Una giornata speciale, di consacrazione perché la pandemia da Covid e la guerra in Ucraina finiscano, e di ringraziamento per quanto la Madonna fa per Venezia....

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VENEZIA - Una giornata speciale, di consacrazione perché la pandemia da Covid e la guerra in Ucraina finiscano, e di ringraziamento per quanto la Madonna fa per Venezia. Dopodomani (sabato 21 maggio)  il patriarca Francesco Moraglia celebrerà la messa alle 10 alla Salute, dopo la recita del rosario, e svelerà i due nuovi diademi in oro, con diamanti, che la storica gioielleria Nardi di piazza San Marco ha fatto realizzare per ornare la sacra icona della Vergine venerata dai fedeli con tanta devozione. La cerimonia ricorre nel centenario della prima incoronazione avvenuta col cardinale patriarca Pietro La Fontaine. Come quella volta i due diademi già esistenti, che vengono esposti solo per il 21 novembre, erano stati ottenuti per incorporazione di gioielli donati ex voto, così l'operazione è stata ripetuta adesso anche per quelli nuovi, fondendo parte dei preziosi donati alla Madonna, custoditi in cassaforte e oggetto di una preliminare catalogazione per tipologie con schede descrittive. Ne sono stati usati un centinaio sul migliaio totale. L'idea nacque durante il lockdown di due anni fa, quando incontrai Nardi davanti alle vetrine chiuse dei negozi in piazza. Si è concretizzata con un'iniziativa che valorizza l'arte e l'artigianato veneziano, racconta il vicario episcopale don Fabrizio Favaro.

NUOVI DIADEMI


I due nuovi diademi, bellissimi, si aggiungeranno ai precedenti ma saranno usati di più: di sicuro in occasione delle feste mariane, mese di maggio compreso. Spiega Alberto Nardi, gioielliere e gemmologo: Catalogare gli ex voto è stato un percorso emozionante che ci ha portato a contatto con i sentimenti di tante persone. Tra i gioielli trovati, le fedi nuziali donate da una coppia di sposi il giorno della celebrazione e ripetute nel 50esimo anniversario; ma anche le lettere di accompagnamento di chi ritiene di aver ricevuto una grazia durante una malattia o di alcune mamme che hanno visto i figli diventare sacerdoti. All'opera, per ricavare i due diademi da 22 carati, con tecniche specifiche e 203 pietre di diverso taglio, si sono messi gli orafi Emiliano Favaro e Riccardo Maccatrozzo, mani d'oro e una passione enorme. Sono nate due corone, a otto e quattro punte, una per ornare la Madonna, l'altra il Cristo Redentore, che saranno agganciati ai supporti già presenti. Un gioiello è simbolo di una testimonianza sottolinea Nardi Per questo non abbiamo fatto una mera riproduzione dei due precedenti, ma un qualcosa di nuovo: di classico e contemporaneo nel contempo. Sempre nella celebrazione di dopodomani saranno festeggiati anche i 10 anni da patriarca di monsignor Francesco Moraglia, a cui è stato donato un bastone pastorale dopo che il suo gli era stato rubato in auto.

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Il Gazzettino