Effetto M9, cala la tariffa Ztl per i bus turistici

Effetto M9, cala la tariffa Ztl a Mestre per i bus turistici
MESTRE - Non è ancora aperto ma la sua influenza sulla vita di Mestre già si sente. Almeno per quanto riguarda la mobilità urbana. Perché è...

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MESTRE - Non è ancora aperto ma la sua influenza sulla vita di Mestre già si sente. Almeno per quanto riguarda la mobilità urbana. Perché è grazie all’M9 se il Comune è intervenuto per modificare le tariffe della Ztl per i bus turistici, tagliandole drasticamente. Era giunta, infatti, tempo fa dai vertici del futuro Museo del Novecento una richiesta per favorire l’arrivo delle scolaresche, e delle gite in genere, nel cuore della città, consentendo così l’accesso più agevole all’M9.

 È noto, infatti, che il Museo e l’annesso distretto commerciale sono nati senza parcheggi, ed era stata una precisa scelta delle passate amministrazioni cittadine. A dire il vero i parcheggi l’M9 li avrebbe ma sono virtualmente in periferia, Marghera e dintorni, dove ci sono aree di interscambio con stalli gratuiti, perché quando si trattò di avviare il restauro dell’ex convento di via Poerio e la costruzione del nuovo Museo, i parcheggi a servizio del complesso vennero monetizzati, in base all’idea che nel cuore di Mestre ci si arriva comunque con il tram, i bus dell’Actv, il treno e, quando finalmente arriverà, con il Sistema ferroviario metropolitano, il famoso Sfmr. L’assessorato alla Mobilità del Comune aveva sul tavolo già altre richieste simili a quella dell’M9: anche i padri Salesiani dell’Istituto San Marco ad Asseggiano, tanto per fare un solo esempio, hanno lo stesso problema del Museo, quello dei pullman turistici che portano scolaresche i visita ai tanti laboratori tecnologici. Se si considera che l’M9 valuta, contando che le cose vadano bene, di poter attirare una ventina di autobus al giorno, si comprende bene che le tariffe Ztl turistiche attuali diventano un peso non indifferente sommandolo al costo del biglietto d’entrata non ancora quantificato ufficialmente: per la Ztl si va, infatti, dai 100 ai 400 euro a pullman. Aggiungendoci il fatto che tutti questi ragazzi, che provengono da ogni angolo della Regione e pure da più lontano, non andranno a visitare Venezia, se ne ricava che la Ztl turistica diventa un balzello insostenibile; e pure per il Museo diventa problematico far pagare più di tanto un biglietto. Così l’assessore Renato Boraso, sentito anche il sindaco Luigi Brugnaro e l’assessore Michele Zuin, ha trovato nelle pieghe della manovra di bilancio annunciata nei giorni scorsi, anche le risorse per abbassare drasticamente le tariffe delle Ztl turistiche: 50 euro a bus. Naturalmente saranno valide solo ed esclusivamente per i pullman che trasportano persone dirette a Mestre. Gite scolastiche, associazioni culturali e associazioni sportive che si devono recare in terraferma per visite ai musei, alle scuole, alle palestre e ai convegni pagheranno, dunque, solo 50 euro; vale a dire che d’ora in poi studenti, sportivi e singoli all’interno di gruppi culturali pagheranno 1 euro a testa, una cifra affrontabile dovendo poi anche acquistare il biglietto d’ingresso nel caso dei musei. Non è andata a buon fine, invece, la richiesta sempre dell’M9 di avere più corse della linea T2 del tram, da Marghera fino a via Olivi, passando per la stazione dei treni: invece di un convoglio ogni 10 minuti, metterne uno ogni 7. «È impossibile, Avm non ha i tram sufficienti per garantire un servizio simile - spiega Boraso -. È già tanto se riusciamo a far funzionare quelli che abbiamo e a mantenere i dieci minuti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino