AGORDO - Turni da 6 ore rispetto alle attuali 8. Con un ciclo produttivo continuo 24 ore su 24 e non più con il canonico riposo nel weekend bensì solo la domenica e...
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LA PROPOSTAAd avanzare l'ipotesi è stata l'azienda. A fronte di una mole di ordinativi in costante crescita a livello mondiale, l'azienda leader nella produzione di occhiali risponde con un incremento del lavoro. Che potrebbe concretizzarsi, appunto, con l'inserimento del turno notturno in ogni stabilimento. Così da ottimizzare gli impianti. Nasce di riflesso un ragionamento sui dipendenti a cui potrebbe essere proposto il cosiddetto 6x6. Vale a dire turni di 6 ore (negli orari 6-12, 12-18, 18-24 e 24-6) su 6 giorni con riposi infrasettimanali. Il sabato diventerebbe quindi, a tutti gli effetti, lavorativo (e non solo con le attuali forme di flessibilità). Resta l'incognita domenica.
NEI REPARTILe voci, tra i lavoratori, si rincorrono. E non mancano i timori in quanto la possibilità di veder cambiato il proprio stile di vita, con orari e abitudini prestabiliti, pare proprio dietro l'angolo. Resta da capire anche chi, qualora passasse il progetto, sarà il destinatario. Solo chi già adesso lavora a turni? O unicamente i nuovi assunti con contratti a tempo determinato o interinali? A temere maggiormente questa rivoluzione coloro che in Luxottica ci sono da una vita, magari con il canonico orario a giornata e con il weekend sempre libero. Ma dubbi si affollano anche alla voce stipendio che potrebbe calare. Ma se è vero che le ore lavorate passerebbero da 40 a 36, è vero anche che introducendo orari notturni o festivi il compenso per il lavoro aumenterebbe. Quindi, indicativamente, si può pensare a un sostanziale equilibrio.
LA TRATTATIVALa proposta è agli esordi e l'azienda ha avviato una fase di trattative con le sigle sindacali di categoria. E a questo proposito, a Sedico in particolare, i lavoratori già alzano gli scudi: «Non ci sentiamo rappresentati da questi sindacati. Molto meglio se la vertenza ce la gestiamo noi». Ce n'è abbastanza per prevedere mesi tutt'altro che tranquilli.
Raffaella Gabrieli Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino