AGORDO - Vista l’emergenza Covid-19 Luxottica, leader mondiale nella creazione e distribuzione di occhiali, ha declinato parte della propria produzione a favore della...
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IL PERCORSO
Per permettere l’installazione e l’ottimizzazione dei complessi macchinari nel minor tempo possibile e completare gli iter autorizzativi, due squadre di tecnici delle due società hanno lavorato per due mesi senza sosta, identificando necessità e soluzioni in strettissima collaborazione e sotto la supervisione della struttura del commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. Le linee produrranno mascherine integralmente studiate dall’equipe del commissario, già autorizzate dall’Istituto superiore di sanità. L’approvvigionamento della materia prima sarà assicurato da speciali accordi di fornitura sottoscritti dal Governo. Luxottica garantisce invece, con il supporto tecnico di Fameccanica, la manutenzione e la corretta gestione del ciclo produttivo, nonché i servizi di logistica per consegnare i lotti di prodotto finito.
I COMMENTI
«L’accordo con Luxottica e Fameccanica per rendere il nostro Paese sempre più autonomo nella produzione di mascherine chirurgiche - commenta il commissario Arcuri - è un esempio virtuoso di collaborazione tra imprese private e istituzioni pubbliche in un momento così delicato. L’Italia, all’inizio della pandemia, aveva una produzione pressoché nulla di mascherine. Oggi siamo praticamente all’autosufficienza. Da lunedì saremo l’unico paese al mondo a distribuire gratuitamente 11 milioni di mascherine al giorno nelle scuole».
«Luxottica - afferma Francesco Milleri, vicepresidente e amministratore delegato - si è impegnata sin dall’inizio della pandemia per proteggere la salute della propria comunità. In questo contesto, abbiamo aderito alla richiesta di supporto da parte delle istituzioni italiane».
«In Fameccanica - sottolinea Alessandro Bulfon, direttore generale - ci siamo attivati immediatamente con la progettazione di queste innovative linee produttive, messe subito a disposizione delle autorità preposte alla gestione dell’emergenza per consentire una maggiore e più veloce produzione di dispositivi di protezione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino