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BELLUNO - EssiLux e Giorgio Armani estendono di 15 anni l'accordo di esclusiva per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione a livello mondiale degli occhiali con i brand della maison della moda milanese avviato a giugno 2012. L'accordo di licenza riguarda i marchi Giorgio Armani, Giorgio Armani Privé, Emporio Armani, EA7 Emporio Armani and A|X Armani Exchange.
LE PROSPETTIVE
La storia comune di EssilorLuxottica e del Gruppo Armani risale al 1988, quando il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio fu scelto dal patron della casa di moda milanese per produrre gli occhiali a marchio Armani, utilizzando materiali di altissima qualità e un'accurata lavorazione artigianale da avviare al mercato globale.
«Siamo estremamente orgogliosi della nostra storia con il gruppo Armani e della magia che abbiamo creato insieme. Leonardo Del Vecchio ha visto in Giorgio Armani un imprenditore con una passione comune per la qualità e l'innovazione e siamo entusiasti di continuare il viaggio che hanno iniziato», ha commentato Francesco Milleri, presidente del gruppo italo-francese e della Delfin, holding degli eredi Del Vecchio. «Nel corso della mia carriera ho sempre costruito collaborazioni e accordi a lungo termine con partner fidati», ha commentato l'estensione dell'accordo di 15 anni Giorgio Armani: «Il rapporto con EssilorLuxottica è stato una pietra miliare del mio percorso, nato dalla stima personale e professionale, che ha portato a scelte impegnative. Un rinnovo così importante è conferma di una fedeltà reciproca che mi rende orgoglioso e che porterà a ulteriori, importanti innovazioni». Di nuovo Milleri: «Con la scomparsa di Del Vecchio abbiamo perso un visionario, un grande imprenditore e il nostro presidente». Essilux è «nella migliore posizione per cambiare la propria strategia, diventando una società sempre più integrata. Per ora non abbiamo aumentato i listini - ha precisato Milleri - non l'abbiamo fatto neanche quando i trasporti sono esplosi. Noi siamo leader nell'automazione e nell'ottimizzare l'uso del personale, quindi se impatta l'industry impatterà meno noi di tutti gli altri», ha aggiunto il manager. «Le ottimizzazioni che abbiamo compensano gli incrementi dei costi. Questo è il nostro obiettivo, mai far pagare al consumatore» i maggiori costi «fino a che l'industry riesce ad assorbirli. Nemmeno nel wholesale stiamo ritoccando i prezzi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino