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BORGO VALBELLUNA - L'acquisto di uno stabilimento ormai destinato al fallimento, la riconversione della produzione e l'attivazione, in queste ore, della prima linea che ha già prodotto i primi pezzi di prova. Una linea che è stata installata in uno spazio che è stato sostanzialmente ridisegnato, con isolamenti e nuovi impianti che possono quindi dare una mano in questo difficile momento dal punto di vista energetico. L'azienda in questione è la Lu.Ve./Sest che da ieri ha iniziato a produrre i primi pezzi nello stabilimento Acc di Mel. Un traguardo importante, insperato fino a un anno fa, e che vede la rinascita di questo sito di Borgo Valbelluna.
NUOVO TRAGUARDO
A fare il punto della situazione è l'amministratore delegato di Sest Michele Faggioli. «Da oggi (ieri per chi legge ndr) abbiamo messo in funzione gli impianti che stanno arrivando progressivamente. Pensiamo di iniziare la produzione vera e propria nel giro di qualche giorno. Andremo a crescere sia con le ore di lavoro, in quanto partiremo con il turno a giornata per poi passare a due turni e infine a tre turni, sia con le persone impiegate in quanto attualmente ce ne sono una quindicina ma puntiamo di arrivare all'inizio del prossimo anno, a circa 50/70».
LA COMPLESSITÀ
Arrivare a questo traguardo non è stato semplice.
LO SMANTELLAMENTO
Tutto ciò è stato possibile perché gli operai della ditta bengalese Walton sta operando. Si tratta, lo ricordiamo, dell'azienda che si è aggiudicata la vendita dei macchinari ma anche dei brevetti e dei progetti dell'ex Acc. «I lavori di smantellamento sono ancora in corso ma contiamo che le operazioni si concludano per la fine del mese spiega di direttore della produzione -. Possiamo tranquillamente dire che hanno smontato ormai quasi tutto e molto è già stato imballato. Il problema è quello delle spedizioni in quanto è difficile reperire i container».
IL PERSONALE
Non tutti i dipendenti della ex Acc di Mel sono stati assorbiti da Lu.Ve./Sest. In questo senso, il commissario straordinario Maurizio Castro spiega che «a fine mese faremo un incontro con la regione per fare il punto della situazione. Il processo sta procedendo, sette sono le persone che hanno trovato un'occupazione in aziende terze. Alla fine credo dovremmo ricollocare 30/40 persone, un numero che a mio avviso è gestibile».
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Il Gazzettino