Addio a Gianni Secco, storico componente dei Belumat

Gianni Secco, morto oggi a 74 anni
La cultura bellunese e veneta è in lutto per la morte di Gianni Secco, scomparso oggi a 74 anni d'età. Negli ultimi anni aveva dovuto combattere con quella che...

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La cultura bellunese e veneta è in lutto per la morte di Gianni Secco, scomparso oggi a 74 anni d'età. Negli ultimi anni aveva dovuto combattere con quella che definiva la "malattia", di cui aveva parlato ampiamente in un'intervista concessa a Edoardo Pittalis (che lo aveva descritto come "uno dei più famosi interpreti della musica e della poesia popolare veneta. Conduttore televisivo di programmi popolari, con i Belumat ha portato canzoni e versi in giro nel mondo, dovunque ci sia stata emigrazione veneta") e pubblicata a settembre sul Gazzettino. Parole profetiche, quelle di Secco, sul proprio destino e la condizione con cui aveva dovuto convivere. «Ci vuole una tua resistenza personale alla morte. O trovi l’energia per ripartire con un altro ciclo o ti domandi: vale la pena di fare tanta fatica? La poesia, la canzone, la scrittura sono quelle che mi hanno sorretto. Dopo la malattia ho capito che non puoi correre, nemmeno i 10 metri puoi fare. Ci ho messo più di quattro anni per rialzarmi, quasi. Oggi ho bisogno di chi mi aiuta, ma comincio di nuovo ad andare in giro, ho ripreso i concerti». E infatti anche nel suo quartiere, Mussoi, fino a poco tempo fa si era prestato a incontri con il pubblico, vestendo i panni di poeta, trovatore, cantante, interpretando brani in dialetto, fedele custode di tradizioni senza fine. "Belluno saluta con commozione Gianni Secco, che ci ha lasciati con un sorriso nel cuore dopo una lunga battaglia - ha scritto su Facebook Marco Perale, assessore alla cultura del Comune di Belluno -. Una figura davvero straordinaria. Chi lo ricorda per l'ironia graffiante dei Belumat, chi per la valorizzazione della tradizione dell'emigrazione veneta in Brasile, chi per il salvataggio dei carnevali di montagna e delle loro maschere, chi infine come poeta. I poeti sanno vedere lontano, e non muoiono mai". Ricordiamo che i Belumat erano un duo, l'altro componente storico è Giorgio Fornasier, sempre molto attivo nei concerti e nella produzione artistica.


IL RICORDO/1

«Se ne va uno dei grandi difensori dell'identità, della cultura, della veneticità dei veneti, se ne va un amico, una persona che abbiamo sempre apprezzato. Non lo dimenticheremo mai». Così il presidente della Regione, Luca Zaia, rende omaggio a Gianni Secco, storico componente del duo dei «Belumat», scomparso oggi. «Chi non si ricorda - prosegue Zaia - gli spettacoli di Gianni sui palcoscenici e nelle sagre, la sua trasmissione 'A marenda co i Belumat'? Ha riempito piazze e teatri per decenni, in Italia e all'estero. Attraverso il piccolo schermo è entrato nelle nostre case. Lui avrebbe detto, 'faccio parte del mobiliò. Grande cultore della lingua veneta, e dello studio della lingua veneta e del 'talian', del veneto parlato dagli emigranti in America Latina, con il suo lavoro di recupero di storie e canzoni - conclude - ha sempre cercato di nobilitare la storia e la cultura dei veneti. Ci mancherà».
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Il Gazzettino