Lupo inseguito da uno sciatore sulla pista, finisce contro le reti di protezione: la denuncia dell'Enpa

Dalla pagina Ig di Maurizio Lombardi Leonardi
Un lupo in Trentino sarebbe stato rincorso da uno sciatore lungo la pista e per sfuggire all'uomo sarebbe andato a finire contro la rete di protezione. A denunciare il...

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Un lupo in Trentino sarebbe stato rincorso da uno sciatore lungo la pista e per sfuggire all'uomo sarebbe andato a finire contro la rete di protezione. A denunciare il fatto, che sta girando sui social, è tra gli altri Maurizio Lombardi Leonardi, presidente di Rivoluzione animalista: «Lo ha inseguito finché la povera creatura sentitasi braccata, è finita rovinosamente contro le reti di protezione della pista da sci - scrive - Sul posto sono giunti prontamente i forestali, i quali stanno cercando di rintracciare l'esemplare di lupo per capire se è rimasto ferito».

«Le immagini del video sono eloquenti, un cr****o con gli sci ai piedi si è divertito con questa povera creatura - continua - Gentaglia con poca cultura e rispetto per gli animali».

L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha presentato una denuncia contro ignoti alla Procura di Trento per maltrattamento di animali e uccisione di animali«Ci appelliamo al Corpo Forestale del Trentino affinché sia fatto il possibile per trovare l’animale e sincerarsi delle sue condizioni, assicurando che gli siano fornite tutte le cure necessarie», dichiara Enpa. Lo sciatore, continua l'associazione, rischia una condanna per maltrattamento di animali (reclusione da 3 a 18 mesi, o multa da 5 mila a 30 mila euro), ma la sua posizione potrebbe aggravarsi. Infatti se l’animale dovesse morire a causa delle ferite riportate nell’impatto, l’inseguitore potrebbe essere condannato anche per uccisione di animali (reclusione da 4 a 24 mesi). «Quanto accaduto in Val di Fiemme non è purtroppo un episodio isolato. Sono ormai numerosissimi i casi di animali selvatici, lupi e orsi soprattutto, inseguiti da automobili, foraggiati o attirati per scattare selfie, uccisi con trappole, presi a fucilate. E evidente che, proprio a causa dei nostri comportamenti scellerati, siamo noi a costituire un pericolo per i selvatici e – prosegue Enpa – non loro per noi. Per questo è fondamentale che non venga assolutamente declassato il livello di protezione accordato a queste specie dalle norme nazionali ed europee. E che venga fermato ogni tentativo della PAT di autorizzare per legge gli spari contro orsi e lupi».

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Il Gazzettino