OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MESTRE - Ma che bella famiglia. La "morosa" devota del figlio che avrebbe sparato i fuochi d'artificio per festeggiare il ritorno del principino azzurro dopo quattro anni di gattabuia. L'amico siciliano che quei fuochi invece li ha portati e poi sparati per davvero. E poi il "nipote" che si sveglia all'alba e parte da Jesolo con la sua auto per portarlo in aula bunker a Mestre affinchè possa assistere al processo che lo vede tra i principali imputati. Insomma la famiglia allargata di Luciano Donadio è proprio invidiabile. A cominciare dalla fidanzata di Adriano Donadio, il figlio, pure lui appena scarcerato lo stesso giorno del più famoso papà.
Ebbene, attraverso i suoi avvocati difensori, Luciano Donadio ha fatto sapere che i fuochi d'artificio che hanno agghiacciato Eraclea e atterrito anche chi di Eraclea non è, sono stati un'idea della fidanzata di suo figlio Adriano, che voleva festeggiare la sua uscita di galera dopo quattro anni di forzata lontananza da baci e abbracci.
L'ACCOMPAGNATORE
Ma per una morosa che esce, ecco un nipote acquisito che entra. Siccome ieri mattina Luciano Donadio è arrivato in aula bunker assieme al figlio Adriano su una T-Roc nera di proprietà di un jesolano acquisito, ci si è chiesto chi fosse questo Mario G. originario di Aversa, ma residente a Jesolo, che scorrazzava il boss: "È mio nipote" - ha detto Donadio. Nuovo di zecca, come nipote, visto che non era mai saltato fuori da nessuna parte, prima di ieri mattina. È che, si sa, quando si parla di famiglia a Casal di Principe, il concetto non è detto che si applichi all'anagrafe, come si usa da noi e dunque "nipote" vuol dire di tutto e di più e nel caso specifico è "nipote" anche il Signor G, amico del figlio Claudio, che si presta a fare da autista.
La famiglia Donadio, così allargata, non aveva a disposizione un parente più stretto da trasformare in chauffeur? Il fatto è che i fuochi d'artificio e l'autista "nipote" non sono reati, ma segni di quanto Luciano Donadio tenga a far sapere in tutti i modi e a tutti chi è.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino